Prospettiva

Ecosavona, l’Ad Raimondo incontra il ministro dell’Ambiente: “Impianti e semplificazione per un vero ciclo dei rifiuti”

Moderni hub e centri industriali a disposizione delle comunità locali per riciclo e riconversione energetica

flavio raimondo

Savona. Le iniziative e i progetti in itinere legati alla transizione ecologica e ai temi della sostenibilità ambientale, con riferimento alla realizzazione di cicli virtuosi per utilizzare il rifiuto come risorsa e all’impiantistica per la riconversione energetica. Questi i temi al centro dell’incontro dell’Ad di Ecosavona e vice presidente nazionale di Confindustria Flavio Raimondo con il neo ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

Un appuntamento che segue il forum di Ecomondo a Rimini sullo sviluppo delle progettualità sull’economia circolare.

“Ho portato all’attenzione del ministro le proposte sull’impiantistica necessaria, soprattutto in Liguria, per creare cicli virtuosi legati ai rifiuti” ha detto Raimondo.

Il nuovo ministro dell’Ambiente, ha ribadito la necessità di procedere con una lavorazione del rifiuto non solo come fonte energetica, ma anche come materia prima secondaria (MPS) – che rappresenta il connubio tra il rispetto e protezione dell’ambiente ed il recupero dei materiali di scarto perché consente di reinserire nel processo produttivo quelli che prima sarebbero diventati rifiuti -.

“Il settore e gli operatori impegnati nelle singole realtà locali auspicano una parallela semplificazione degli iter amministrativi per far partire gli impianti, uno snellimento burocratico indispensabile per rispettare le tempistiche necessarie per l’attuazione dei progetti e rispondere alle esigenze dei rispettivi territori di competenza”.

L’amministratore di Ecosavona, anche in riferimento ai bandi e ai fondi dello stesso Pnnr in itinere per la transizione ecologica e una riconversione green dei sistemi e apparati produttivi, ha evidenziato l’urgenza di accelerare sulla realizzazione di un nuovo sistema impiantistico, con hub di settore all’altezza di una vera economia circolare e vantaggio di tutti”.

“Quindi, serve accelerare sull’attuazione dei decreti “End of Waste”, fermi da troppo tempo, che riguardano le novità introdotte sulla cessazione della qualifica di rifiuto quando il rifiuto medesimo, sottoposto ad un processo di trattamento e recupero, acquisisce la certificazione di vero e proprio prodotto” ha concluso l’Ad Raimondo.

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