Nostalgia

Demolizione chiesa del Pero a Varazze: “Sono anche giorni di tristezza per chi si sente parte della frazione”

Cerruti: "La Curia, a magra compensazione di un simbolo che verrà a mancare, ci aiuti a sistemare le altre chiese della zona"

Chiesa Pero Varazze gru

Varazze. Una profonda “crepa” di malinconia. Mentre i denti della pinza “divorano” la chiesa della Santissima Annunziata, per ragioni di sicurezza, c’è chi vive con grande tristezza la scomparsa del simbolo della frazione.

“Non c’è da gioire o da fare passerelle in questi giorni al Pero. C’è ben poco da fotografare o fare post sui social per mostrare quanto siamo bravi e solerti a seguire i lavori di demolizione di un simbolo storico di una comunità”, fa notare Gianantonio Cerruti, consigliere di minoranza di Varazze Domani, che ha raccolto l’amarezza di alcune persone che abitano al Pero e vedono cancellare il proprio simbolo, nonostante comprendano che questo intervento sia dettato da motivi di incolumità pubblica.

“Per coloro che si sentono parte di una frazione sono giorni tristi, quelli in cui viene meno il loro simbolo, anche degradato ma pur sempre un simbolo di una comunità e di un paese, dove le nostre genti avevano contribuito con grande fatica e in maniera fondamentale alla sua costruzione”.

Buona parte del tetto della chiesa del Pero era crollato a inizio dicembre e, immediatamente, si era provveduto a fare sfollare tre famiglie, che attualmente non sono ancora rientrare nelle loro abitazioni, chiudere il tratto di strada che collega Varazze a Stella San Martino e a mettere in sicurezza i muri dell’edificio per evitare ulteriori crolli. Nel mentre si è allestito il cantiere per la demolizione delle parti alte.

“Forse con un po’ di spirito di grandezza, ma sempre con voglia di evidenziare la propria identità e animo campanilistico, decine e decine di famiglie ci avevano lavorato per decenni – prosegue Cerruti – chi con contributi in denaro, chi con giornate di lavoro in base alla propria esperienza e capacità, hanno permesso la costruzione della nostra chiesa vecchia. In questi giorni – sottolinea – ho avuto modo di parlare con tante persone della nostra comunità e le considerazioni e domande ricorrenti sono quasi sempre le stesse: ‘In altre comunità costruiscono e ristrutturano le chiese, qui le demoliscono’; ‘Cosa ne sarà dei volumi della chiesa? Verranno venduti per realizzare nuovi edifici?’; ‘Queste volumetrie appartengono alla frazione’”.

“Considerazioni e domande a cui è difficile dare risposta però chiediamo pubblicamente alla Curia Vescovile che, almeno a magra compensazione di un simbolo che verrà a mancare per sempre, ci venga in aiuto per sistemare le rimanenti chiese della frazione di Pero e attualmente in forte stato di degrado, ovvero la nuova chiesa sede della Parrocchia della Santissima Annunziata e anche l’ antica chiesa di San Lorenzo”.

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