Loano. Dopo il successo di “Testa di Rapa” ecco “Cime di Rapa”, ancora un divertimento, un passatempo, un gioco con le parole di uso quotidiano. Si tratta dell’ultimo libro dell’ingauno Gino Rapa, che sarà presentato a Loano venerdì 30 dicembre, alle 18, nei locai della Qm-Galleria del Conte di via Garibaldi.
“Non vuole essere un trattato linguistico o un saggio erudito. Si prefigge soprattutto di stimolare la curiosità dei lettori sorprendendoli con etimologie insolite, presentando l’origine sconosciuta di tanti modi di dire, ricordando che le fondamenta dell’italiano di oggi poggiano saldamente sul latino e sul greco, lingue troppo frettolosamente dichiarate morte”.
Cime di Rapa “raccoglie note e appunti degli anni di insegnamento dell’autore, rivisitati e resi attuali, sempre con un tocco di garbata ironia. Un libro stimolante in grado di appagare dubbi e favorire riflessioni, da leggere a piccole dosi o tutto d’un fiato. E soprattutto da rileggere per ritrovarvi ogni volta qualcosa di nuovo. Adatto ai bambini e ai ragazzi per fare loro comprendere l’importanza delle parole, ma anche agli adulti che in ogni pagina potranno trovare il piacere di scoprire o di richiamare alla mente la bellezza e la varietà della nostra lingua. Non ha controindicazioni e non procura allergie”.
Parte del ricavato andrà all’associazione “Cicogna sprint” in favore del Reparto Patologia neonatale dell’Ospedale G. Gaslini di Genova
Gino Rapa
In tanti anni di insegnamento ha contribuito a formare generazioni di giovani. E’ molto legato ad Albenga, la città dove è nato ed è sempre vissuto. Ha scritto poesie, racconti, testi per canzoni, lavori teatrali. Molto impegnato nel sociale e nella solidarietà insieme al gruppo dei Fieui di Caruggi (ragazzi dei vicoli) da anni organizza eventi per offrire aiuto a chi si trova in difficoltà. Principalmente due manifestazioni ormai di risonanza nazionale: il Premio Fionda di Legno e Ottobre de André. Il primo è un riconoscimento che annualmente Antonio Ricci consegna a chi nella vita ha tirato buone fiondate contro i soprusi e le violenze e in difesa di coloro che spesso non hanno voce.
Ottobre de André è invece una grande festa, amatissima dalla gente, suggestiva e gioiosa nel ricordo di Faber, col patrocinio della Fondazione de André e la presenza amichevole della signora Dori Ghezzi. Gino vive con un gatto di nome Nina e con parecchie tartarughe, una addirittura centenaria.