Celle Ligure. I fiori hanno colori chiari. Rose, gerbere, orchidee dai toni del rosa, poi lo sbuffo bianco di ciuffi candidi per Francesca che arriva, mentre il paese la aspetta. C’è Celle, ma anche un po’ di Varazze, e non solo, per l’ultimo saluto a questa giovane che se ne va troppo presto. Amata per la sua gioia di vivere, conosciuta da tutti.
“Il giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo” recita don Silvester Soosai nell’omelia. Le parole dal libro della Sapienza per tentare di dare un po’ di conforto nello strazio più totale. La chiesa è gremita.
Aveva solo 46 anni Francesca Oliveti che amava tanto vivere, e gli animali. C’era la gente del centro storico, di via Colla, chi l’ha vista nascere, crescere e andare via. La sua grinta, fino all’ultimo, insieme al suo sorriso. Per tutti.
Fuori fa troppo freddo stamattina. C’è il presepe a San Michele. Alterna la notte al giorno. E quando Francesca esce dalla chiesa, la piccola Betlemme, è illuminata dall’alba.