Suolo pubblico

Caro dehors a Carcare, Fipe Confcommercio incontra i titolari dei pubblici esercizi

"Pronti a chiedere un tavolo di confronto con il Comune come previsto in tutta la provincia"

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Carcare. Fa tappa anche in Val Bormida il neo presidente savonese di Fipe Confcommercio per incontrare i titolari dei pubblici esercizi. Carlo Maria Balzola, accompagnato dal membro della nuova giunta dell’associazione di categoria, Giuseppe Molinari, ha incontrato un gruppo di imprenditori che operano a Carcare, dove a tenere banco è stato il tema del “caro suolo pubblico“, ossia la tassa per i dehors dovuta sia per le strutture permanenti che stagionali.

Proprio Balzola ha spiegato come dopo la fine dell’emergenza sanitaria siano venuti meno i vantaggi economici per le attività commerciali, che hanno visto per due anni la possibilità di ampliare il numero di tavolini e posti a sedere senza dover corrispondere nulla al Comune. Non solo a Carcare, ma ovunque, infatti, i ristori del Governo hanno permesso agli enti locali di concedere il suolo pubblico gratuito, ma, dal 2022, si è tornati a regime. Ecco quindi che, oltre al canone unico, chi ha installato dehors estivi ha dovuto pagare anche la tariffa sui rifiuti per la metratura aggiuntiva occupata, che, come sottolinea Balzola, è un adempimento anch’esso dovuto.

Tra le perplessità degli esercenti carcaresi la poca chiarezza iniziale in merito all’importo da pagare da parte del Comune. “Ci hanno parlato solo del canone unico, mentre la Tari è arrivata solo poche settimane fa, e quando ognuno di noi ha chiesto spiegazioni sul costo non è stato bene specificato che avremmo dovuto spendere altri soldi, e neppure pochi, contando quelli già sborsati per il suolo pubblico che a Carcare ci sembra particolarmente esoso”, hanno sottolineato i titolari dei bar presenti all’incontro.

Carlo Maria Balzola e Giuseppe Molinari
Molinari e Balzola

Balzola ha chiarito che si tratta di problemi comuni in tutto il savonese, per questo motivo Fipe sta cercando di lavorare in modo più sinergico con le amministrazioni comunali e la Provincia di Savona. “La nostra idea è quella di uniformare il più possibile, sia per l’entroterra che per la costa, le tariffe e le modalità di concessione, anche se ci rendiamo conto che gli enti pubblici devono rispettare equilibri di bilancio e norme ben precise – ha rimarcato Molinari – Se a Carcare si ravvederà la necessità, siamo pronti ad aprire un tavolo di lavoro costruttivo con il Comune, per ragionare insieme sull’ottica di rilancio commerciale, specie dopo il periodo di sofferenza che hanno attraversato. Crediamo che le attività aperte costituiscano un’importante opportunità di riqualificazione urbana, pertanto cercheremo di ragionare sulla necessità di spalmare su un periodo più lungo la spesa dei dehors, per far sì che lo stesso incasso del Comune giovi ai pubblici esercizi per un numero maggiore di giorni”.

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