Prima categoria

Calcio, il punto sulla storica Veloce. Viti e Sanguineti: “Società in salute, settore giovanile in crescita”

Il presidente Bertrand Viti e il vice Francesco Sanguineti parlano di impianti, prima squadra e settore giovanile

Veloce Viti e Sanguineti

La Veloce è un pezzo di storia del calcio savonese. Limitandoci alla storia recente, il club ha spesso militato nei campionati di Eccellenza e Promozione. Il presente, però, dice ultimo posto in Prima Categoria, che significa un piede e mezzo in Seconda Categoria. Difficoltà a fare punti naturali quando si punta su un gruppo giovanissimo. Una scelta dettata dalle circostanze ma nella quale credono il presidente Bertrand Viti e il vicepresidente Francesco Sanguineti. I massimi dirigenti tracciano un bilancio sullo stato di salute dello storico sodalizio granata, tra questioni societarie e “di campo”, senza risparmiare qualche appunto alla classe arbitrale.

Domanda secca. Come sta la Veloce?

La Veloce sta bene – afferma il presidente Bertrand Viti  – soprattutto dal punto di vista del settore giovanile. In passato, abbiamo perso la gestione dell’impianto di Zinola. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo messo a disposizione delle nostre squadre, oltre al nostro quartier generale di via Tissoni, anche il campo in erba naturale di Valleggia. Era necessario trovare una soluzione vista la cronica mancanza di spazi in territorio savonese. Teniamo a ringraziare la parrocchia di Valleggia per la collaborazione.

Avete patito in termini di numeri la “perdita” di Zinola?

Dal mio insediamento – prosegue Viti – siamo passati da novanta a circa centosessanta tesserati, esclusa la Juniores, nonostante la questione relativa al “Levratto”. Un input decisivo per il settore giovanile è arrivato grazie agli innesti in società di Ivo Romasi e Alessandro Morbelli. La società crede nei giovani e questi sono i risultati. Inoltre, la Juniores provinciale di mister Fiorio è in testa al campionato.

Restando in tema impianti, cosa intende fare la Veloce in chiave stadio Bacigalupo?

Abbiamo partecipato alla manifestazione di interesse per i tre giorni di allenamenti – spiega Viti -. In quanto società senza un campo lo dovevamo ai nostri giocatori e al nostro settore giovanile. Detto questo, abbiamo poi deciso di fare un passo indietro quando abbiamo visto che anche il Savona era interessato, visto che gli Striscioni hanno molte più difficoltà di noi ad allenarsi. Nel futuro, siamo intenzionati a collaborare con tutte le realtà sportive, non solo calcistiche, interessate a usufruire del Bacigalupo.

Lato prima squadra, si è detto molto sulla vostra formazione “giovanissima”…

In estate – spiega  Sanguineti – ci siamo trovati dopo l’addio di mister Frumento a dover ricostruire una squadra da zero. Abbiamo dato fiducia ai mister Musso e Ceraolo, i quali stavano lavorando alla costruzione di una squadra, legata alla Veloce, che avrebbe però dovuto partecipare alla Seconda Categoria. Siamo molto contenti di questi ragazzi, anche se i risultati stentano, perché vediamo quanto si impegnano in allenamento e quanto sono legati a questi colori.

Come siete stati “accolti” sui vari campi?

Chiaramente, gli avversari cercano di far valere il maggiore tasso di esperienza. Ci sta. Fa parte del gioco. Ma ci saremmo aspettati maggiore tutela da parte della classe arbitrale, visti gli errori ripetuti a nostro sfavore. Spesso si dice che nel calcio episodi favorevoli e sfavorevoli si compensano: nutriamo dunque grande fiducia nel girone di ritorno visto che al momento non ricordo scelte arbitrali a nostro favore. Quando c’è un dubbio, fischiare contro gli ultimi in classifica è sempre più semplice.

Due punti che potrebbero diventare cinque – chissà quando – se vi assegnassero quelli relativi alla gara contro la Letimbro (che aveva giocato con un giocatore tesserato con errore QUI). Punti che, vista la Priamar Liguria a quota 7, cambierebbero le vostre prospettive…

Ci teniamo a puntualizzare – sottolinea Sanguineti – che secondo noi la cosa giusta da fare sarebbe ridare alla Letimbro i punti che sono stati assegnati a tavolino al Masone, visto che il giocatore dei gialloblù era stato tesserato e si trattava, di fatto, di un disguido. Se così non sarà, pensiamo che sia rispettoso nei nostri confronti ricevere i punti relativi al match contro la Letimbro. Perché al Masone sì e a noi no? Per la regolarità del campionato sarebbe giusto che ci fosse un equo trattamento.

Altra domanda secca, in chiusura. Punterete su questo progetto anche l’anno prossimo?

Ogni anno – conclude Viti – il consiglio si riunisce e si vota per il presidente della Veloce. Difficile, dunque, fare previsioni. Di sicuro, avremo un’ossatura giovane in grado di garantire  un futuro alla Veloce. Ci sono tanti ragazzi bravi anche nella Juniores. Non sarà nemmeno facile trattenere alcuni dei nostri ragazzi visto che si stanno mettendo in mostra in un campionato difficile e potrebbero fare gola a molte altre società.

 

 

 

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