Sicurezza stradale

Vittime della strada, Medusei: “Ancora troppi incidenti mortali, prevenzione per una cultura della sicurezza”

Ridurre le vittime del 50 per cento nei prossimi 8 anni

Incidente mortale ad Andora

Liguria. “Occorre lavorare per cercare di ridurre le vittime del 50 per cento nei prossimi 8 anni ed azzerarle entro il 2050, secondo gli obiettivi dell’Unione Europea”. E’ il commento del presidente del Consiglio regionale della Liguria, in occasione del giorno che vuole richiamare l’attenzione sulla sicurezza stradale.

“E’ una giornata di ricordo e riflessione che, come ogni anno, viene dedicata alle vittime di incidenti stradali ed ai loro familiari. Si tratta di un’opportunità per promuovere campagne di sensibilizzazione e informazione sui rischi derivati da comportamenti errati alla guida” sostiene il presidente del Consiglio regionale della Liguria, Gianmarco Medusei, in occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, istituita nel 2005 e che quest’anno si celebra domenica 20 novembre.

“Bisogna continuare a lavorare, intraprendere iniziative per cercare di ridurre le vittime del 50 per cento nel 2030 ed azzerarle entro il 2050, secondo gli obiettivi dell’Unione Europea, stabiliti lo scorso anno attraverso una risoluzione.

Fondamentali, secondo il presidente, le campagne informative, unite allo sviluppo tecnologico dei veicoli e all’entrata in vigore di nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale, che hanno contribuito alla sensibile diminuzione del numero di incidenti, feriti e vittime nel corso degli ultimi venti anni.

Occorre rimarcare che nel 2021 c’è stato un aumento delle vittime, rispetto al 2020, anno contrassegnato dal lockdown e, quindi, da un blocco della circolazione. Ma i numeri restano più bassi rispetto al 2019, periodo pre covid. Ma parliamo, comunque, di cifre ancora molto alte, da abbattere.

“Un sentito ringraziamento a tutte le Associazioni, ai vari Enti e alle Forze dell’Ordine, in particolare alla Polizia Stradale, per le numerose iniziative messe in campo sull’argomento” – conclude il presidente Medusei.

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