Previsioni

Stavolta è arrivato (davvero) l’autunno: in Liguria attesa una lunga fase di maltempo

Possibile il passaggio di un fronte più intenso il 22 novembre, Laiosa (Limet): "Una fase perturbata così non si vedeva da molto tempo"

Generico novembre 2022
Foto Arpal

Liguria. L’autunno è arrivato davvero in Liguria come nel resto d’Italia: la fase di maltempo durerà – al netto di qualche breve pausa, come quella di oggi – almeno fino alla prossima settimana, con un continuo avvicendarsi di fronti perturbati e una tendenza che al momento sembra protrarsi inalterata anche a dicembre inoltrato. È lo scenario confermato dagli esperti dell’associazione Limet, che tengono sotto osservazione la situazione della Liguria.

“Entriamo in una fase perturbata come non si vedeva da tempo – spiega Daniele Laiosa, presidente di Limet e meteorologo -. Finora era mancato il motore oceanico che genera le perturbazioni: non l’abbiamo visto in primavera, poi abbiamo assistito a un’estate calda e prolungata. A novembre il recupero idrico, per quanto non compensi del tutto il deficit accumulato nel 2022, sta avvenendo su Genova, Tigullio, Levante e Spezzino. In questo periodo è fisiologico il transito di sistemi perturbati da Ponente a Levante con piovosità più concentrata sul comparto centro-orientale della regione”.

Insomma, l’autunno sta facendo finalmente l’autunno. Nelle ultime 24 ore la zona che ha visto più precipitazioni è stata lo Spezzino con oltre 60,8 millimetri sul monte Rocchetta, nel comune di Lerici. E sul centro-levante della regione la mappa dell’indice di umidità del suolo mostra valori rassicuranti, superiori a 0,5. Meno bene il Ponente ligure che risente ancora del lungo periodo di siccità. “Non possiamo negare che ci siano stati cambiamenti – continua Laiosa -. Il susseguirsi di fronti con passaggi ravvicinati da qui alla terza decade di novembre è positivo. Resta da vedere se si tratta di un episodio, ma al momento non si vede il ritorno dell’alta pressione”.

Generico novembre 2022

Ovviamente in Liguria non c’è da stare tranquilli, soprattutto pensando all’effetto “innesco” provocato dal surriscaldamento del mare anche dopo la fine dell’estate. “Ci vuole sempre l’insieme di due fattori per avere una condizioni critica: il potenziale energetico immagazzinato e l’arrivo di aria umida – ricorda Laiosa -. Ora i fronti hanno strada facile, ma ci vorrà un ingresso più deciso per creare pericolo. È chiaro però che il potenziale rischio rimane finché il calore non sarà del tutto smaltito”.

Attenzione però alla prossima settimana: “Intorno al 22 novembre si potrà palesare un fronte più intenso, ma sugli scenari di lungo termine andiamo sempre coi piedi di piombo. L’opinione di Limet – chiarisce il presidente Laiosa – è che finora questa fase sia destinata a portare più benefici che rischi. A livello sinottico non si vede il grande blocco che ha caratterizzato gli eventi alluvionali del passato, ma vedremo i prossimi aggiornamenti”.

E dicembre? “Se continua questo trend sarà un mese autunnale a tutti gli effetti, con temperature miti. Potrebbe esserci un recupero di quello che è mancato a ottobre, ma non ci mettiamo la mano sul fuoco”, conclude Laiosa.

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