Vado Ligure. Il Consiglio regionale, rappresentato in conferenza capigruppo, oggi ha incontrato e ascoltato i lavoratori della Sanac di Vado Ligure. I rappresentanti sindacali hanno esordito chiedendo l’intervento e il sostegno di Regione Liguria per risolvere una vertenza che perdura da 9 anni, con 80 lavoratori coinvolti.
“Tutto il Consiglio si è compattato per dimostrarsi unito al fianco dei lavoratori – ha riferito il consigliere regionale Alessandro Bozzano -. All’interno dell’audizione ho quindi presentato ai diretti interessati l’Ordine del Giorno che sull’argomento ho personalmente redatto e depositato, con il quale chiedo a Regione Liguria di farsi parte attiva per portare all’attenzione del Governo la necessità di creare la tipologia giuridica ‘azienda d’interesse nazionale'”.
“Come altre realtà del territorio, si pensi all’Italiana Coke di Cairo Montenotte, alla Piaggio Aerospace, alla Oto Melara, alla Arcelormittal, a Funivie di Savona e alla Fincantieri, solo per citarne alcune, la Sanac di Vado va infatti inserita tra le aziende strategiche della nostra Regione, e quindi della Nazione“.
“Solo mettendo in campo una visione politica chiara e decisa, si potrà davvero trovare una soluzione reale alla crisi che sta investendo molte delle aziende considerate strategiche per l’economia del Paese, realtà assolutamente importanti nella logica dei bisogni generali dell’intera collettività. Creare la tipologia giuridica ‘Azienda di Interesse Nazionale’, con relativa normazione di filiera della stessa, rappresenta la strada migliore per garantire la tutela della produzione interna di prodotti e manufatti, nonché delle nostre aziende strategiche al fine del mantenimento di posizione di preminenza sul mercato internazionale nelle categorie merceologiche considerate”, ha concluso Bozzano.
Ha fatto eco il consigliere regionale Roberto Arboscello: “La Regione si impegni con il Ministero delle imprese per salvare Sanac. Dal tavolo di crisi convocato presso il Ministero e allargato alle organizzazioni sindacali, al quale auspichiamo la partecipazione degli Assessori delle 4 regioni che ospitano stabilimenti Sanac e del Ministro, ci aspettiamo risposte concrete con scelte politiche chiare riguardanti il tema della siderurgia italiana e il futuro della partecipazione statale in Arcelormittal”.
“Da ormai troppi anni – riprende Arboscello – l’azienda è in amministrazione straordinaria e sui lavoratori pende la spada di Damocle del rischio chiusura. È intollerabile che un’azienda sana che è riuscita a tenere i bilanci in ordine e all’attivo, nonostante il momento di crisi, sia messa in difficoltà da Arcelormittal, una partecipata della Stato, che ha un debito con Sanac di circa 24 milioni di euro. Il Governo, visto che siamo di fronte a un’azienda partecipata dallo Stato, dovrebbe impegnarsi per far sì che venga sanato il debito e salvaguardare l’indotto italiano, di cui Sanac fa parte”.
“Lo stabilimento di Vado Ligure – conculde il consigliere regionale del PD – ha circa 80 lavoratori in cassa integrazione e oggi, dopo la conferenza capigruppo, i dipendenti hanno ribadito la necessità di un impegno della politica per sbloccare una situazione divenuta ormai insostenibile”.
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