Consiglio regionale

Reintegro medici no vax, PD e M5s: “Sicurezza sanitaria a rischio”

Il capogruppo Dem Luca Garibaldi e il collega pentastellato Fabio Tosi all'attacco sulla decisione per contrastare le carenze di personale

coronavirus santa corona

Liguria. “La mancata presa di posizione della Giunta rispetto al reinserimento dei medici che non si sono vaccinati è una misura contraddittoria rispetto quella strada tracciata fin qui, che ha visto nella scienza il suo punto di riferimento”.

Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca Garibaldi dopo la discussione in aula della sua interrogazione su reintegro medici no vax.

“Lasciare le Asl libere di scegliere come e dove collocare il personale che non si è voluto vaccinare mi sembra una scelta sbagliata, perché significa reintegrare anche personale che non crede nella scienza. Quella stessa scienza che grazie ai vaccini ha portato il Paese fuori dall’emergenza pandemica”.

“D’altronde, che sia una scelta politica quella di dire ‘abbiamo scherzato’ sulle vaccinazioni, è evidente da quanto dichiara il Sottosegretario alla salute Marcello Gemmato di Fratelli D’Italia, che ieri ha detto che non ci sono prove che i vaccini abbiano funzionato: ormai la linea in merito è chiara, ma ci saremmo aspettati un comportamento più attento da parte di una Giunta che in questi anni è sempre stata dalla parte della scienza e non da quelli degli sciamani”, conclude Garibaldi.

“Reintegrare con due mesi di anticipo il personale sanitario non vaccinato, è un atto del Governo che non condividiamo ma che rispettiamo, perché crediamo nella corretta applicazione delle regole. Certamente capiamo la necessità di far fronte alle carenze dell’organico nei vari reparti ospedalieri, ma al contempo ci mettiamo nei panni di chi per senso di responsabilità si è vaccinato e soprattutto di chi, vale a dire la cittadinanza, vorrebbe rassicurazioni sulla sicurezza dei reparti. La domanda allora è: con questo “via libera” senza precisi percorsi condivisi, siamo in grado di garantire la tenuta della salute pubblica nei nosocomi della nostra regione?”.

Così, il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, argomentando l’interrogazione dedicata discussa oggi in Aula.

“All’assessore competente abbiamo dunque chiesto se l’Ente intenda non reinserire il personale non vaccinato nei reparti con pazienti fragili e ultra-fragili. La risposta non ci soddisfa: non è ricevibile che ciascuna Asl ed ente ospedaliero interpreti a proprio piacimento quanto normato dal Governo. Riteniamo che su una questione così delicata serva una linea guida da parte dell’assessorato o di A.Li.Sa, che preveda il non reinserimento nei reparti più a rischio, cioè con pazienti fragili e ultra-fragili”.

L’assessore alla sanità Angelo Gratarola ha premesso che gli operatori non vaccinati sono un numero ridotto e ha spiegato che nel decreto del governo ci sono le indicazioni per studiare il miglior profilo di rischio per operatori e pazienti e che, dunque, ogni Asl e ospedale deciderà dove collocare al meglio il personale.

Secondo l’assessore le sale operatorie, dove il personale indossa sempre le mascherine e i pazienti sono spesso intubati, potrebbero essere un luogo idoneo.

Gratarola ha precisato, infine, che alcuni dei soggetti non sono vaccinati perché la loro situazione clinica lo impediva.

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