Tra dune e rocce...

Rallisti savonesi ancora protagonisti al “Panda Raid”: “Avventura e adrenalina, emozioni uniche” fotogallery

Gabriele Gastaldi e Simone Bianco hanno concluso il difficile percorso nel deserto del Sahara dedicato alla storica utilitaria italiana

Ortovero. Parla ancora savonese il Panda Raid, il raduno amatoriale che si tiene ogni anno e che rappresenta il più famoso Rally Raid nel deserto del Sahara dedicato alla storica utilitaria italiana.

Una prova di resistenza sulla lunga distanza, a bordo proprio di una Panda storica di prima generazione (antecedenti al 2003) o della “gemella” Seat Marbella.

Dopo l’esperienza del 2019 e l’edizione 2021 con la coppia savonese composta dal 30enne Michele Minetto, grafico, e il 31enne Davide Baiardi, insegnante di lingue ma anche istruttore di Kendo e appassionato di meccanica, sono stati due ragazzi di Ortovero a mettersi alla prova e sfidare il deserto del Marocco nell’edizione 2022, che si è conclusa a fine ottobre: si tratta di Gabriele Gastaldi e Simone Bianco, entrambi di 28 anni, il primo geometra di professione mentre il secondo magazziniere.

Per tutti e due la grande passione per il mondo dei motori, che da sempre li accumuna e che li ha spinti a prendere parte all’avventura nel Nord Africa.

Le regole del rally, simili a quelle della famosa Dakar, prevedono che i team conducano le proprie vetture attraverso un percorso utilizzando semplicemente le indicazioni presenti sul Roadbook, un “TomTom cartaceo” sul quale sono riportate le note, i riferimenti e le distanze che i navigatori devono prendere in considerazione per guidare i propri piloti attraverso i paesaggi desertici del Marocco.

L’obiettivo non è concludere la gara in un determinato tempo ma arrivare in fondo, essere quindi tra i cosiddetti finishers.

Partenza da Nador e arrivo a Marrakesh, in un percorso tra le dune del deserto all’insegna dell’avventura che si deve completare senza ausili tecnologici: niente WiFi o Gps, per orientarsi i partecipanti hanno a disposizione (oltre roadbook, con le indicazioni per effettuare il percorso, che devono essere seguite molto accuratamente per poter riuscire ad arrivare in tempi ragionevoli al campo base dell’arrivo) solo la “vecchia” bussola e una cartina.

I due rallisti, Gabriele nel ruolo di guidatore e Simone in quello di navigatore, sono partiti da Ortovero il 19 ottobre scorso con la loro Panda 4×4 del 1992 per raggiungere Almeria, dove erano previste le verifiche tecniche prima della gara. Il 22 ottobre si sono imbarcati assieme agli altri 300 equipaggi che hanno preso parte allo speciale rally. Una volta sbarcati a Nador è cominciato il tour del Marocco per circa 2.500 km tra sabbia, rocce e asfalto.

La coppia di Ortovero è riuscita nell’impresa di ultimare il percorso a bordo della loro Panda, classificandosi al 28° posto: “Davvero una avventura senza eguali…” hanno raccontato i due ragazzi di Ortovero al loro ritorno. “Certamente è stata una prova difficile ma appassionante, una esperienza fantastica nella quale abbiamo condiviso emozioni uniche: la più grande soddisfazione, senz’altro, quella di terminare il lungo e complesso percorso con una macchina di 30 anni…”.

Al loro rientro sono stati festeggiati da amici e parenti all’Enoteca Regionale della Liguria, con sede proprio a Ortovero.

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