Savona. Anche Matteo Calcagno, coordinatore provinciale Italia Viva, interviene in merito alla questione del punto nascite dell’ospedale San Paolo di Savona.
“Viene da pensare: ‘Che male han fatto gli abitanti della provincia di Savona’ per meritare questo trattamento. Prima la chiusura del pronto soccorso di Cairo, poi la chiusura di quello di Albenga e il depotenziamento dello stesso ospedale, poi, ancora, la chiusura del punto nascite del Santa Corona ed ora, a mezzo stampa, si viene a sapere della probabile chiusura del punto nascite di Savona per riattivare quello di Pietra”.
“Come si fa a non capire che il territorio savonese non merita tutto ciò? Come si fa ad agire in modo così sconnesso dai bisogni delle persone? Ma soprattutto, cosa ancora più grave, come si può continuare ad operare decisioni senza il coinvolgimento dei Comuni e degli altri organi di rappresentanza dei cittadini? – si chiede – Mancano i soldi per tenere aperti due punti nascita necessari per coprire un territorio vasto e disagevole dal punto di vista infrastrutturale? Che la maggioranza regionale chiami la sua maggioranza parlamentare, ora che è uguale, e solleciti Roma a chiedere il MES sanitario. Soldi necessari per la sanità italiana e quindi anche ligure, che la pandemia ha fatto emergere fortemente in tutta la sua crisi strutturale”.
“La provincia di Savona, come detto molto bene e chiaramente dal sindaco Russo, ha bisogno di una guida comprensoriale che sappia rispondere ai bisogni dei cittadini e non ai diktat di Genova”.