Welfare

Porto di Savona, rinnovato il comitato territoriale per il Welfare della gente di mare

Il comitato ha come scopo quello di fornire assistenza ai marittimi di ogni nazionalità imbarcati su navi che approdano nel porto di Savona-Vado Ligure

Generico novembre 2022

Savona/Vado. Si è tenuta nella mattinata di oggi, presso la sede della Capitaneria di Porto di Savona, l’assemblea dei soci del Comitato territoriale del Welfare della “Gente di mare” di Savona. 

Il comitato ha come scopo quello di fornire assistenza ai marittimi di ogni nazionalità imbarcati su navi, indipendentemente dalla bandiera, che approdano nel porto di Savona-Vado Ligure.

Nella realtà portuale di Savona, il Comitato è stato istituto il 10 febbraio del 2010, senza scopo di lucro, impegnandosi ad attuare i principi fondanti della Maritime Labour Convention (MLC 2006), in materia di assistenza sociale, al fine di tutelare il benessere dei marittimi.

Attualmente Il Comitato Welfare della Gente di mare di Savona è composto da 16 associati tra istituzioni e associazioni di volontariato, servizi tecnico nautici e altri rappresentanti del cluster marittimo.

Durante l’assemblea odierna, i presenti hanno nominato all’unanimità Presidente del Comitato Giulio Piroddi, comandante della Capitaneria di porto di Savona, che ha accolto positivamente l’incarico. 

È seguita poi la nomina degli altri quattro membri del Consiglio Direttivo per il triennio 2022-2024: la Polizia di Frontiera marittima, rappresentata dalla dottoressa Monica Bellini, la Corporazione Piloti del Porto, nella persona del Capo Piloti Maurizio Abbate, la società antinquinamento Transmare S.r.l., rappresentata dal Sig. Conni Fabrizio e l’Associazione Stella Maris di Savona “Don Mario Genta”, rappresentata dal Presidente Maurizio Turboni.

Durante l’incontro si è discusso, inoltre, circa la volontà di includere ulteriori associati legati al mondo marittimo, al fine di poter garantire una più influente e funzionale assistenza alla gente di mare, dimostrando solidarietà e professionalità, soprattutto nel caso in cui si verifichino situazioni di emergenza, come nel caso di “navi abbandonate” o poste sotto sequestro nel porto di Savona- Vado Ligure. 

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