Transizione

Oggi Carige passa a Bper, Cisl: “Giornata epocale, vigileremo sui livelli occupazionali”

Qualche disagio per la registrazione on line e code in filiale. Ma dalla banca: "Le procedure stanno andando bene"

carige bper

Liguria. E’ il giorno clou della migrazione dei conti correnti Carige nell’ambito del processo di fusione nel gruppo Bper. Sono circa 800mila gli Iban che cambiano, a partire da oggi, lunedì 28 novembre, e anche se nei giorni scorsi i clienti della “banca dei genovesi” sono stati informati con tutte le modalità possibili – lettere, media, social media – c’è chi stamani si è fatto trovare impreparato o semplicemente non ha ben chiaro tutti i cambiamenti in atto.

Per questo a partire dall’apertura degli sportelli, in diverse filiali, si sono registrate code per l’accesso. “Sono in tanti a chiedere informazioni, soprattutto i clienti più anziani, meno digitali – spiega Alfredo Majo, responsabile comunicazione della banca – ma le procedure tutto sommato stanno andando avanti bene”.

Nelle prime ore di questa mattina c’è chi ha registrato problemi anche sui sistemi on line. In particolare nella creazione delle nuove utenze e nella verifica dei saldi ma dovrebbero essere tutte problematiche in via di risolvimento nel giro di poche ore. D’altronde gli operatori avevano sconsigliato ai correntisti di lanciarsi contemporaneamente sul nuovo sistema in questa mattinata di lunedì.

Nei giorni scorsi, invece, chi aveva un conto on line poteva già iniziare a impostare la nuova password fornita via lettera, cosa che in molti hanno già fatto.

Il nome di Carige resterà. Ma qualcosa di diverso, i clienti, lo vedranno sia sui documenti, sia nelle filiali. Da questa mattina sono in corso i lavori per aggiornare la grafica: accanto all’insegna della vecchia Cassa di risparmio si affiancano logo e scritta di Bper. Con la fusione delle due banche nasce il quarto gruppo bancario più grande in Italia.

“È evidente che un passaggio così “epocale” non può che comportare un impegno professionalmente pesante per le colleghe ed i colleghi dell’ormai ex gruppo Carige, che stanno continuando a lavorare alacremente, compreso lo scorso week end, per contribuire a che tutto fili il più liscio possibile – spiegano Fabrizio Mattioli (FIRST CISL Segretario Responsabile Liguria) e Matteo Muzio (FIRST CISL Segretario Gruppo Bper Banca) -. Per quanto ci riguarda, stiamo monitorando attentamente la situazione, proprio con specifico riferimento alle ricadute di questo passaggio su lavoratrici e lavoratori, sui carichi di lavoro ed in generale sugli impatti di tale operazione”.

“Continueremo a monitorare gli sviluppi degli impatti dell’operazione di aggregazione, così come vigileremo anche nel prossimo futuro sulla salvaguardia dei livelli occupazionali, sulla tutela delle persone in merito a qualsiasi fenomeno di mobilità territoriale e professionale e sul mantenimento dei presidi territoriali”.

“Ricordiamo infine che, il 5 novembre scorso, FIRST CISL e le altre organizzazioni sindacali hanno raggiunto con l’azienda l’intesa relativa all’accordo di armonizzazione normativa e contrattuale, da noi giudicato molto positivamente. Non solo per gli aspetti economici e normativi, che comunque crediamo abbiano non secondaria rilevanza, ma anche perché riteniamo che tale accordo, giunto dopo un confronto serrato e dall’esito non scontato alla vigilia, possa nei fatti consentire alle colleghe ed ai colleghi dell’ex Gruppo Carige di contare su un’importante base sulla quale impostare e costruire il futuro in Bper Banca e di affrontare in maniera migliore il percorso aggregativo nella nuova realtà” concludono i due esponenti sindacali.

“Questa settimana rappresenta per migliaia di persone e famiglie un grande cambio di vita, una vera e propria svolta della propria esistenza. Si tratta di un momento atteso da tanto e da tutti i soggetti coinvolti, ma ciò non toglie che abbia comportato e stia comportando grandi difficoltà, imponendo sacrifici significativi – aggiunge Carlo Gallinotti Coordinatore Nazionale Carige Fisac Cgil -. Le disfunzioni verificatesi nel fine settimana e in questa prima giornata di operatività al pubblico ne sono segni tangibili. È però importante comprendere che non finisce qui il periodo di difficoltà: è verosimile e ragionevole aspettarsi che continui”.

“Ed è per questa ragione che è fondamentale che BPER si faccia integralmente carico di tutte le misure necessarie per arginare questa fase di straordinaria complessità, così come di tutte le eventuali responsabilità che ne dovessero discendere. Al tempo stesso, questa svolta epocale, come definita da alcuni, può essere affrontata solo con sforzi altrettanto epocali sia in termini di organizzazione del lavoro, che di formazione e, soprattutto, di assunzioni. Gli organici attuali, lo vogliamo dire con forza come Fisac Cgil, non sono adeguati”.

“È giusto anche sensibilizzare clienti, utenti e cittadini: i riflessi e le ricadute a livello di servizio che stanno subendo, sono l’altra faccia della stessa medaglia che investe e incide anche sulla vita e sulla quotidianità di lavoratrici e lavoratori. Maggior attenzione poi deve essere riservata a quelle filiali che da qui a pochi mesi verranno cedute al Banco Desio: per queste realtà i problemi che stiamo denunciando assumono dimensioni ancora più grandi e considerevoli”.

“Fin dalla primavera scorsa, la nostra Organizzazione ha voluto esprimere la propria soddisfazione per le prospettive industriali rappresentate dal Gruppo emiliano ma, contestualmente, ha indicato da principio quali potenziali problemi avrebbero potuto realizzarsi: dal diverso modello organizzativo delle filiali al possibile venir meno della funzione ricoperta da Carige rispetto al supporto all’economia del territorio, passando dalla riduzione se non della scomparsa di un centro direzionale a Genova.
Ora, firmato l’accordo dello scorso 5 novembre, è il momento di ottenere il miglior accordo possibile per tutte le persone che nei primi mesi del 2023 non faranno parte del futuro di Bper e di affrontare tutti i temi da cui dipendono la qualità della vita delle persone che lavorano in banca e del servizio offerto a clienti e cittadini” conclude il coordinatore Cgil.

E per Mauro Corte, segretario coordinatore Uilca Carige: “La Uilca esprime soddisfazione per il riposizionamento di Carige e il suo rilancio in funzione di Banca del territorio come dichiarato dal management di Bper. Detto ciò continueremo a vigilare contro la chiusura di sportelli in territori come la Liguria che presenta piccoli comuni e un’ attività di piccole e medie imprese che necessitano di una presenza attiva di sportelli. Come Uilca da tempo abbiamo avviato una battaglia contro la desertificazione bancaria. Nei piccoli Comuni lo sportello bancario ha una funzione sociale che non può venire meno. Sappiamo che il prossimo piano industriale Bper prevede ulteriori chiusure in Liguria: la Uilca proseguirà con la sua campagna di sensibilizzazione sociale e occupazionale” conclude.

“Banca Carige ha rappresentato storicamente un asset strategico per lo sviluppo dell’economia, per le realtà industriali, commerciali e artigianali della comunità ligure – sottolinea ingine l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, commentando il primo giorno di Carige all’interno del gruppo Bper -. All’alba di questo nuovo capitolo, ci auguriamo che il nuovo corso Bper mantenga, anche nel medio-lungo termine, testa, gambe e cuore in Liguria. Continuando a fare quello che Carige ha fatto per molto tempo, ossia essere una banca del territorio gestita in maniera sana e trasparente, riferimento sociale delle piccole attività imprenditoriali e delle famiglie”.

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