A savona

No alla violenza sulle donne, la caserma dei carabinieri si tinge di arancione

"L'illuminazione simbolicamente vuole penetrare l’oscurità di situazioni apparentemente inestricabili fungendo da faro, per indicare un luogo sicuro a quelle donne che subiscono o hanno subito violenza"

Savona. Anche quest’anno, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Comando Provinciale Carabinieri di Savona aderisce alla campagna “Orange the World”, illuminandosi con luci arancioni.

“Illuminazione che simbolicamente vuole penetrare l’oscurità di situazioni apparentemente inestricabili fungendo da faro, per indicare un luogo sicuro a quelle donne che subiscono o hanno subito atti lesivi della propria dignità personale e/o violenze in genere, che siano esse fisiche o psicologiche. In questo luogo le donne possono trovare un rifugio sicuro ed accogliente, per permettere loro di aprirsi e denunciare quelle situazioni che, per timore o vergogna, vengono tenute nascoste, a volte anche per anni” fanno sapere dall’Arma dei Carabinieri.

Per questo preciso fine, nell’ambito del progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, anche nella caserma savonese di via Mentana è stata allestita la Sala Rosa, un ambiente appositamente creato per l’ascolto protetto delle donne vittime di violenza, per mettere a proprio agio le vittime di questi odiosi reati, un ambiente confortevole e meno “istituzionale” per le vittime di abusi, dove possono confidare le proprie vicende a personale debitamente istruito mediante la frequenza di corsi che hanno fornito loro specifici elementi di psicologia comportamentale, per poter migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili, sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, che nel successivo percorso di formalizzazione della denuncia e delle successive indagini.

“L’iniziativa odierna vuole nuovamente sottolineare l’importanza di segnalare immediatamente alle forze dell’ordine episodi di violenza in ambito familiare, che possono essere fermati prima che sfocino in comportamenti sempre più violenti e lesivi nei confronti delle vittime” concludono.

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