Savona/Roma. La mensa del campus universitario di Savona ha ricevuto la menzione speciale del Premio Compraverde, sezione ‘Mensa Verde’. Il riconoscimento è destinato a chi “ha mostrato una particolare attenzione alla qualità del cibo (biologico, km zero, stagionale, equo-solidale) e alla riduzione degli impatti ambientali e sociali legati alla gestione della mensa”.
Il riconoscimento è stato attribuito a Roma il 20 ottobre ed è il risultato di un “lungo processo di selezione e valutazione a cura dei maggiori esperti internazionali, in otto sezioni: bando verde, politica GPP, mensa verde, vendor rating e acquisti sostenibili, cultura in verde, edilizia in verde materiale innovativo e social procurement”.
I CRITERI VALUTATI
Per quanto riguarda le mense, la partecipazione al premio è vincolata agli enti responsabili dell’appalto del servizio e necessita di un’adeguata documentazione a supporto (bandi/capitolati di gara, contratti di servizio e relazione descrittiva) che sottolineino l’impegno alla sostenibilità sotto diversi aspetti: educazione alimentare, filiera a chilometro zero, corretta gestione del ciclo dei rifiuti ed efficientamento energetico.
Il premio è stato ritirato durante l’ultima giornata del Forum Compraverde Buygreen, l’evento di riferimento in Europa per le politiche, i progetti, i beni e i servizi di Green Procurement, pubblico e privato. Un evento internazionale che unisce annualmente i principali attori coinvolti nella diffusione e l’attuazione degli acquisti di beni e servizi sostenibili e nella conversione ecologica delle modalità di produzione e di consumo.
Nel 2022 il comitato tecnico scientifico, che presiede il premio nazionale, ha deciso di assegnare la menzione speciale al Campus Universitario di Savona per l’affidamento in concessione dei servizi di ristorazione, a ridotto impatto ambientale ma soprattutto “per l’impegno di una mensa universitaria verso la sostenibilità di diversi aspetti ambientali, in particolare per l’attenzione data ai menù specifici per vegetariani, celiaci o utenti aventi particolari intolleranze alimentari, nonché almeno un piatto tipico regionale ed uno ‘etnico’ per venire incontro alle esigenze dei numerosi studenti stranieri, provenienti anche da paesi extra-UE”.
MENU’ SPECIFICI ANCHE PER INTOLLERANZE, PRODUZIONE BIOLOGICA E IMPATTO AMBIENTALE
Ma ora conosciamo meglio la mensa savonese: qui sono presenti due linee self-service e circa 150 posti a sedere. Per chi preferisce, è possibile richiedere i piatti in versione “da asporto” con possibilità di consumarli nelle aree verdi del Campus, provviste di panche e di cestini per la raccolta differenziata.
“La mensa garantisce giornalmente menù specifici per vegetariani, celiaci o utenti aventi particolari intolleranze alimentari, nonché almeno un piatto tipico regionale ed uno ‘etnico’ per venire incontro alle esigenze dei numerosi studenti stranieri, provenienti anche da paesi extra-UE – spiegano dall’università di Genova -. Il menù si presenta vario, con scelta di primi, secondi, contorni, frutta e dessert tali da garantire una alimentazione nutrizionalmente bilanciata ed è possibile consultare gli ingredienti di ogni singolo piatto, le Kcal e gli allergeni per un’alimentazione consapevole”.
“Il cibo somministrato proviene, per buona parte, da produzione biologica, da sistemi di produzione integrata, da prodotti IGP e DOP e/o a km0 – proseguono -. I prodotti ortofrutticoli sono stagionali, mentre i fritti sono pressoché aboliti prediligendo la cottura a vapore o al forno senza grassi (si utilizza solamente olio di oliva, olio extravergine e olio di semi). Sono sempre presenti zuppe di cerali, verdure in quantità, per rispettare la linea di indirizzo del Campus offrendo un’alimentazione sana e sostenibile. Tale linea è riscontrabile anche nei distributori di snack e bibite diffusi per il Campus, dove il cibo è attentamente selezionato in base a caratteristiche organolettiche e nutrizionali”.
Inoltre la ristorazione all’interno del Campus di Savona “è molto attenta alla riduzione dell’impatto ambientale sia dal punto di vista della produzione e gestione dei rifiuti, sia per quanto riguarda l’utilizzo di prodotti per la pulizia e igienizzazione – aggiungono dall’università -. La produzione di plastica è stata ridotta al minimo ed attualmente è costituita solo dai vasetti dello yogurt e da alcuni imballaggi contenenti le materie prime utilizzate per la preparazione dei pasti. Tutte le bevande sono erogate alla spina e le stoviglie sono in materiale lavabile e riutilizzabile come ceramica e metallo, oppure in materiale compostabile, nel rispetto delle norme ecologiche UE. Anche i condimenti sono sfusi per evitare confezionamenti mono porzioni”.
Sono raccolti in maniera differenziata gli imballaggi in carta, vetro e metallo ed è effettuata inoltre la raccolta dei rifiuti organici e dell’olio vegetale esausto tramite l’utilizzo di appositi contenitori. I prodotti utilizzati per la pulizia riportano tutti il marchio Ecolabel e sono quindi caratterizzati da un ridotto impatto ambientale; sono inoltre forniti da un erogatore automatico che permette di evitare gli sprechi, rilasciando la giusta quantità di prodotto ad ogni utilizzo.
QUESTIONARI E INCLUSIONE SOCIALE
Ciclicamente, inoltre, in questo sito vengono proposti agli utenti questionari di customer satisfaction, proprio per monitorare la loro soddisfazione e i loro “desiderata” in termini di qualità/quantità del cibo e del servizio. Su proposta dell’università, inoltre, il concessionario si è reso disponibile a modificare i menù giornalieri per partecipare a giornate di sensibilizzazione nazionale sui temi legati alla sostenibilità alimentare.
Per quanto riguarda l‘inclusione sociale, infine, “al fine della salvaguardia dei posti di lavoro, nel bando di gara della mensa, era stata inserita la clausola sociale per il riassorbimento dei lavoratori presenti nel precedente appalto. Il concessionario ha inoltre posto sempre particolare attenzione nell’offrire posti da apprendista/tirocinante o per l’assunzione a disabili o personale disagiato. In aggiunta, la mensa offre il servizio al tavolo agli utenti con ridotte capacità motorie”.