Solidarietà

Giornata della colletta alimentare: anche gli studenti del liceo Don Bosco pronti alla “gara” di solidarietà

La 26esima edizione dell'iniziativa del Banco Alimentare si svolgerà sabato 26 novembre. All'Eurospin di Alassio saranno presenti gli alunni dell'istituto locale

COLLETTA ALIMENTARE DON BOSCO ALASSIO

Alassio. In occasione della 26esima edizione della giornata della colletta alimentare, anche gli studenti del liceo Don Bosco di Alassio sono pronti a fare la loro parte nell’ambito dell’importante iniziativa promossa dal Banco Alimentare.

Sono sempre di più, infatti, le persone che si rivolgono alle circa 7.600 strutture caritative del Banco Alimentare – presenti in tutta Italia – chiedendo aiuto per la spesa o per un pasto. Un’emergenza oggi ancora più sentita a causa del difficile momento economico e sociale.

I ragazzi della scuola alassina non sono nuovi a queste iniziative. Da oltre vent’anni infatti, gli studenti del Don Bosco svolgono questo genere di attività, anche in occasione di altri eventi solidali settimanali, come la Tavola del Cuore. A conferma di questo costante impegno, il 26 novembre prossimo, per tutto il giorno, le ragazze e i ragazzi del Don Bosco saranno presenti – come ormai è consuetudine – presso il supermercato Eurospin di Alassio.

La Colletta Alimentare avrà luogo in moltissimi supermercati italiani aderenti all’iniziativa. All’interno dei punti vendita, i clienti troveranno i volontari con le inconfondibili pettorine gialle e a loro potranno consegnare la  spesa per chi non può, donando generi alimentari non deperibili.

Grazie anche all’impegno degli studenti del don Bosco, quindi, sarà possibile realizzare concretamente quanto auspicato da Papa Francesco nel suo messaggio per la VI Giornata del Povero: “Come membri della società civile, manteniamo vivo il richiamo ai valori di libertà, responsabilità, fratellanza e solidarietà. E come cristiani, ritroviamo sempre nella carità, nella fede e nella speranza il fondamento del nostro essere e del nostro agire […] Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche, attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno […] Non è l’attivismo che salva ma l’attenzione sincera e generosa“.

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