Manifestazione

Fiaccolata per l’ospedale di Cairo, il comitato: “Gratarola a Savona ma assente qui nonostante l’invito” fotogallery

Circa 300 persone hanno preso parte all'iniziativa, gli organizzatori: "PPI deve rimanere operativo h24”

Cairo Montenotte. Si è tenuta nel pomeriggio a Cairo Montenotte la fiaccolata – promossa dal Comitato sanitario locale – organizzata per protestare contro le scelte regionale sull’ospedale San Giuseppe.

Al corteo erano presenti circa 300 persone, oltre al sindaco di Cairo Montenotte Paolo Lambertini, alcuni esponenti della giunta, tutta la minoranza cairese, compreso l’ex sindaco Fulvio Briano, diversi primi cittadini della Valle e il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa.

Il PPI deve rimanere operativo h24 e deve lavorare con tutte le potenzialità“. Questa la frase pronunciata dal comitato che ha fatto scaturire il primo applauso. 

“Un codice verde deve restare qui – hanno proseguito -. Toti si dimentica che non siamo vicini a Savona, la sofferenza è tanta specie per gli anziani lungo un tragitto pieno di curve, ostacoli e code. Teniamo alta l’attenzione sulla sanità in Val Bormida. Non volevamo fare una manifestazione come quella di aprile con oltre tre mila persone, a cui Toti ha risposto liquidandoci con un post su facebook. Come l’assessore regionale Angelo Gratarola, che oggi era a Savona, nonostante fosse invitato qui questa sera, ha ritenuto non essere presente”.

Il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini, ha dichiarato: “Ringraziamo il Comitato che ha organizzato questa iniziativa. Abbiamo sofferto per non avere un referente diretto in Regione. Ora c’è una persona che viene dall’ambiente medico e pensiamo ci possa dare una mano. La strada è stata indicata. L’ospedale di comunità. Su questo dobbiamo lavorare, capire quali e quanti servizi ci garantiranno. Il dovere degli amministratori locali è determinante per far sì che non chiuda il San Giuseppe e che l’emergenza non venga trattata come un articolo di un decreto”.

Il primo cittadino di Cosseria, Roberto Molinaro, ha chiosato: “E’ fondamentale essere presenti quando c’è una chiamata. Il futuro di questo ospedale dipende da tutti, per costruire e non demolire. Abbiamo i soldi del Pnnr, non sprechiamoli. Confido anch’io in Gratarola, che saprà quanti valbormidesi fanno chilometri per fare la chemioterapia, e qui non si può più lottare senza spostarsi. Uno sviluppo del territorio dipende dal lavoro e dalla salute”.

L’ultimo intervento è stato affidato al segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa, che già oggi ha ribadito le motivazioni della presenza del sindacato.

Il giorno della fiaccolata non è stato scelto a caso dai promotori: “Come tutti sappiamo i 2 novembre è il giorno del ricordo dei nostri cari defunti – aveva ricordato nei giorni scorsi il presidente del Comitato Giuliano Fasolato – e il nostro pensiero è che anche la sanità in Valbormida stia andando in quella direzione”.

Una nuova iniziativa dunque, dopo il corteo dello scorso 9 aprile a cui hanno partecipato oltre 3mila persone, per tenere i riflettori accesi sulla sanità della Valbormida. In particolare, a preoccupare il Comitato è il fatto che l’ospedale sia tuttora sprovvisto di un Pronto Soccorso e di un Punto di Primo Intervento h24,  e “questo – aveva aggiunto Fasolato – rende l’interventistica di urgenza praticamente inesistente nella nostra valle”.

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