Scintille

Controlli a tappeto per bloccare i migranti e lunghe attese per passare: sale la tensione al confine tra Francia e Italia

Il pungo di ferro di Parigi rischia di mettere in crisi centinaia di lavoratori transfrontalieri

Ventimiglia. Sale la tensione tra Italia e Francia sulla questione migranti. Dopo le scintille diplomatiche tra i due governi, Parigi fa il pungo duro: al confine italo francese di Ventimiglia, infatti, sono scattati i controlli a tappeto dei francesi per bloccare l’ingresso di migranti.

Dopo due giorni di verifiche soft, successive all’annuncio del Governo Macron dell’invio di 500 uomini ai punti di frontiera, stamani sei gendarmi, un numero triplicato rispetto alla normalità, hanno controllato tutti i mezzi in transito.

Si sono formate lunghe code verso la Francia, con attese di diverse decine di minuti. Molti gli automobilisti indignati. Il timore è che questo possa significare un danno per i tanti lavoratori liguri transfrontalieri che ogni giorno attraversano il confine per andare a lavorare. Sul caso è intervenuto anche il vescovo di Ventimiglia Antonio Suetta: “La reazione della Francia è spropositata, non umano e dal punto di vista della solidarietà europea poco leale”.

Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, su Facebook: “Oggi lunghe code alla frontiera tra l’Italia e la Francia a Ventimiglia. Parigi ha aumentato gli agenti sul confine e controlla tutti i veicoli in transito. Una violazione sostanziale del Trattato di Schengen che regola la libera circolazione all’interno dell’Europa, ma soprattutto un danno per i frontalieri liguri che ogni giorno fanno avanti e indietro per lavorare, un danno per il turismo e gli affari su entrambi i lati del confine. Io sono convinto che l’Italia abbia ragione, ma sono ancor più convinto che l’Europa non possa permettersi scene come questa in un momento così complesso, con la guerra alle porte e una crisi economica incombente. Tutti bravi nei talk show a dire che l’UE dovrebbe contare di più nel mondo, che dovrebbe essere un soggetto politico forte per far fronte alle grandi potenze. Ma poi, quella stessa Europa va in crisi per 200 migranti. Serve davvero un cambio di passo”.
“Speriamo che la settimana che si apre possa portare a una soluzione di questa crisi e che anzi sia l’innesco per fare un passo in più nella direzione giusta. Lo spero, con poca fiducia, perché troppi predicano solidarietà ma praticano più che altro l’egoismo e la propaganda”.

Ancora Toti e l’assessore regionale delegato ai rapporti con i lavoratori frontalieri Marco Scajola dicono: “Quanto sta accadendo al confine italo-francese è intollerabile: le lunghe code volute dai francesi con eccessivi controlli di polizia stanno creando problemi ai lavoratori italiani che ogni giorno si recano in Francia per motivi di lavoro. Si tratta di una forzatura, da parte delle autorità di polizia francesi, che rischia fortemente di pregiudicare ai nostri concittadini la possibilità di raggiungere il posto di lavoro che tutte le ripercussioni che questo può causare”.

“Si tratta di una violazione sostanziale del trattato di Schengen che regola la libera circolazione all’interno dell’Europa – dicono Toti e Scajola – e un grave danno per i frontalieri liguri. Si deve tornare immediatamente alla normalità, garantendo, come da norme europee, il libero passaggio dei cittadini e tutelando così chi ogni giorno si deve spostare per motivi di lavoro e non può rischiare, a causa di un comportamento arrogante delle autorità di polizia francesi, di non raggiungere il posto di lavoro”.

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