Confronto

Chiusura punto nascite Savona, Olivieri convoca in Provincia un incontro sul nuovo piano sanitario regionale

E Gianni Pastorino, capogruppo in Regione di Linea Condivisa, chiede la convocazione urgente della Commissione II Sanità

Ospedale San Paolo Savona ospedale Savona San Paolo

Savona. Dopo la bozza annunciata alla stampa (che prevede, tra i vari punti, la chiusura del centro nascite di Savona) e la bufera di polemiche che ne è conseguita, il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri convoca un incontro sul nuovo piano socio sanitario di Regione Liguria. Si terrà martedì 22 novembre.

Ad essere invitati i sindaci che ospitano una sede ospedaliera e quelli con popolazione superiore ai 10mila abitanti unitamente ai consiglieri regionali eletti in provincia di Savona. L’obiettivo della riunione è di dare spazio e voce alle singole realtà e alle aspettative sull’argomento, dando vita ad un tavolo partecipato.

“Siamo alle soglie del nuovo piano sanitario, molte sono le iniziative a vario titolo, alcune di territorio, altre potrebbero apparire di parte – dichiara Olivieri – Ritengo corretto, a tutela della nostra Provincia, mettere insieme tutte le realtà che hanno un ospedale, quelle sede di Distretto Sociosanitario, i Comuni con popolazione superiore ai 10 mila abitanti e i consiglieri regionali, per fare sintesi sulle esigenze e aspettative della ASL2 rispetto al nuovo piano sanitario, facendo quindi con un’operazione unica, trasversale e senza politica e solo nell’interesse delle nostre comunità e dei nostri cittadini“.

Per discutere della bozza e in particolare delle questioni relative alla possibile chiusura dei punti nascita dell’ospedale San Paolo di Savona e del Villa Scassi di Sampierdarena, si è mobilitato anche Gianni Pastorino, capogruppo in Regione di Linea Condivisa, che ha richiesto la convocazione urgente della Commissione II Sanità.

“In qualità di vicepresidente della commissione – ho chiesto una convocazione urgente della Commissione alla presenza dell’assessore competente, Angelo Gratarola, e dei Direttori generali di ASL2 e ASL3 circa le notizie di chiusura dei centri nascite – spiega Pastorino – Si tratta di una questione molto preoccupante visto che il piano socio sanitario andrà in approvazione nel 2023 e, come annunciato dell’assessore Giacomo Giampedrone, fino al prossimo anno non sarà presentato al consiglio regionale. Riteniamo quindi urgente capire cosa sta accadendo”.

Vorremmo evitare – prosegue il capogruppo – una situazione di confusione e di omessa discussione presso le sedi istituzionali competenti, considerato il fatto che il piano socio sanitario non è ancora stato presentato. Ritengo fondamentale la tutela dei servizi sanitari più vicini alla cittadinanza. Non è possibile che una vicenda così delicata venga annunciata mediaticamente senza nemmeno aver iniziato a trovare un livello di discussione politica e tecnica sia con la Commissione Salute di Regione Liguria, sia con la Commissione del Comune di Genova (a meno che il sindaco Bucci e la sua giunta non si siano già dichiarati completamente d’accordo). È necessario che la giunta assuma una posizione chiara ed esca da queste ambiguità”

“Ho presentato un’analoga richiesta alla Commissione competente del Comune di Genova – aggiunge il consigliere comunale della Lista Rosso-Verde Filippo Bruzzone – La chiusura del centro nascite in una zona come Sampierdarena pone questioni che devono essere affrontate anche da un organo come il Comune che deve avere a cuore il servizio sanitario per i suoi Cittadini. Ricordo che il Sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini”.

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