Savona. A tre anni dall’inizio del suo mandato Gianluca Tapparini, amministratore unico di Ata Spa nel delicato periodo di transizione per salvare la società in crisi, presenta il bilancio dei risultati positivi raggiunti indicando anche le prospettive future per la società.
“Sono stati anni complessi e difficili – sottolinea Gianluca Tapparini – perché al mio arrivo a metà del 2019, Ata affrontava non solo una crisi economico-finanziaria ma anche una profonda crisi organizzativa, con il rischio di blocco totale delle attività per carenza di mezzi e di personale”.
“In pochissimi mesi, prima di potersi dedicare agli obblighi concordatari, tutta la macchina si è mossa per impedire questo esito, scongiurando il rischio di fallimento ed evitando potenziali situazioni di emergenza. In questi anni il servizio di raccolta rifiuti è sempre stato garantito a livelli minimi standard di decoro ambientale”
Tra i principali risultati dell’attività di gestione sono stati il consolidamento del bilancio aziendale, che, al netto delle operazioni straordinarie legate al concordato, ha presentato per l’anno 2021 per la prima volta da anni un margine operativo lordo positivo, nonché la riorganizzazione dei servizi: “Nonostante le difficoltà del momento di mercato, la vendita e dismissione degli assets presenti è stata fondamentale, per raccogliere nuove ed indispensabili risorse finanziarie. Tra questi la chiusura della società Ecologica, non più funzionale agli obiettivi di servizio” aggiunge ancora Tapparini.
“Attraverso una procedura complessa e unica in Italia, è stato, inoltre, finalmente stabilizzato tutto il personale precario da anni, con contratti in scadenza e non prorogabili, selezionando e assumendo più di trenta persone, garantendo stabilità e futuro a tante famiglie, ma anche un’organizzazione stabile e più efficiente per ATA di oggi ma soprattutto per la Sea-S di domani”.
“Allo stesso tempo sono state affrontate e risolte molte questioni legali aperte con gestione diretta e accordi o, quando necessario, attraverso cause legali che hanno avuto in larghissima parte esito positivo permettendo così il recupero di vecchi crediti e somme dovute o contrastando richieste che si sono rivelate infondate”.
“La riorganizzazione di ATA si rivela quindi una premessa indispensabile per il futuro pagamento dei crediti del concordato, verso tanti soggetti in attesa da anni”.
“Dal punto di vista organizzativo per la città di Savona è stato indispensabile noleggiare mezzi nuovi in sostituzione di quelli ormai troppo vecchi per svolgere le attività di servizio. La realizzazione di un nuovo centro di raccolta ha permesso di migliorare, inoltre, la possibilità di portare i rifiuti differenziati da parte dei cittadini, eliminando le lunghe code a cui erano tristemente abituati. Sempre per l’attività di raccolta ha avuto riscontro molto positivo la trasformazione del servizio degli ingombranti in gratuito, in linea con gli standard nazionali e la messa in campo di Ecoausiliari per il controllo dei conferimenti da parte degli utenti”.
“Il lavoro svolto ha così salvato il personale dell’azienda e tante piccole imprese e artigiani che hanno subito gli effetti della crisi economica della società e ha migliorato il servizio di raccolta rendendo possibile una conclusione di un concordato che non era per niente scontata”.
Quali sono gli sviluppi futuri di Ata e la futura Sea-S? “Per ATA ci saranno ancora alcuni anni complessi che necessiteranno la massima attenzione da parte di tutti i soggetti coinvolti ma la strada finalmente è tracciata e si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel”.
“Oggi – conclude Gianluca Tapparini – finalmente ci sono tutte le basi organizzative e i presupposti per garantire un servizio efficiente e di qualità per la città di Savona. Questo è il risultato di un lavoro di squadra e dell’impegno di tanti. Vanno ringraziati tutti i dipendenti di ATA che hanno avuto la forza di riprendersi dopo anni di incertezze e di paura per il futuro, tutta l’amministrazione comunale che è stata a fianco della società, supportandola ove necessario, controllandola e stimolandola quando ce n’è stato bisogno, e non ultimi gli organi della procedura che con la loro presenza costante hanno garantito un percorso attento, dai ritmi serrati e nel pieno rispetto dei vincoli normativi e del concordato a garanzia di tutti i creditori.”