Savona/Vado Ligure. “Dopo anni di confronti istituzionali, politici e sindacali sul tema della necessità di promuovere una progettualità radicale per l’adeguamento infrastrutturale del territorio stupisce il dibattito a distanza che si sta sviluppando in questi giorni sul tema”.
Lo afferma il segretario provinciale della Cisl Simone Pesce, con riferimento allo scontro aperto dai sindaci del comprensorio portuale di Savona-Vado Ligure rispetto alle opere attese dal territorio, per le quali non ci sarebbero le risorse adeguate nel bilancio della Port Authority ligure.
“Nonostante la sostanziale convergenza da sempre manifestata da tutti i soggetti coinvolti ai vari livelli sulle opere considerate strategiche per lo sviluppo ligure e savonese qualcosa sembra essersi inceppato. Certamente la numerosità di strumenti, fonti di finanziamento, istituzioni coinvolte e iter procedurali non aiuta la gestione complessiva del processo di adeguamento ma, proprio per tale motivo, per la Cisl è necessario fare chiarezza ed individuare un metodo di confronto e di gestione delle procedure più efficiente” aggiunge l’esponente sindacale, preoccupato per una fase di stallo che potrebbe ancora ritardare la pianificazione infrastrutturale.
“La provincia di Savona che, nonostante il contesto non favorevole degli ultimi anni, continua a manifestare importanti segnali di vivacità imprenditoriale necessita di quegli adeguamenti infrastrutturali (viari e portuali) indispensabili per migliorare la competitività delle imprese e sostenere il tessuto economico-produttivo”.
“Per questo la Cisl chiede che si apra da subito un confronto istituzionale tra il livello locale e quello regionale, che coinvolga anche l’Autorità di Sistema Portuale, finalizzato ad una verifica puntuale sulle opere e sui progetti finanziati e finanziabili nonché sulle risorse allocate per la loro realizzazione”.
“Solo in questo modo, infatti, sarà possibile superare le ambiguità ovvero le diverse interpretazioni sullo stato dell’arte, nonché concordare eventuali adeguamenti e ridefinire piani di finanziamento” conclude il segretario Cisl.