Savona. A un anno dall’insediamento dell’amministrazione Russo a Savona è stato organizzato un incontro per confrontarsi con gli amministratori sulle sfide concrete che la città della Torretta affronterà nel 2023.
Uno sguardo al futuro quello che ci sarà venerdì 21 ottobre presso Villa Cambiaso a partire dalle ore 18. Progetti, decoro, attrattive, giovani, quartieri, sviluppo, sociale, piano del verde, porto e servizi: questi sono solo alcuni dei punti che verranno toccati nell’incontro che vuole cercare di vedere meglio l’Agenda Fase 2.
“Nel 2023 Savona sarà una città che cambia – è il commento del sindaco Marco Russo -. Apriamo l’Agenda Fase 2 con 9 cantieri che renderanno visibile e misurabile il rilancio. Ogni cantiere avrà obiettivi e tempi di realizzazione”. In particolare, i cantieri sono: sviluppo sostenibile, mobilità verde, pianificazione, decoro, comunità, clima, commercio e turismo, cultura e quartieri.
“La Fase 2, che molto presto verrà presentato in un evento pubblico, parte dal lavoro di impostazione del ReStart che aveva la funzione di rimettere in moto la città liberando energie, creando connessioni tra enti e persone, impostando progetti che adesso con la Fase 2 cominceranno a prendere corpo – aggiunge Russo -. E’ il percorso che avevamo immaginato nell’Agenda. In campagna elettorale avevamo promesso che l’avremmo attuata. E lo stiamo facendo”.
A organizzare il momento di confronto il Partito Democratico di Savona, il Patto per Savona, RiformiAmo Savona e Sinistra per Savona.

In occasione dell’incontro arriva anche il commento del capogruppo della Lega in consiglio comunale a Savona Maurizio Scaramuzza. “A un anno dalle elezioni la nuova amministrazione presenta la famigerata Agenda fase 2… E la fase 1? – dichiara, poi prosegue -. Stadio Bacigalupo fermo (doveva già essere aperto da almeno 6 mesi a sentire loro), di ATA non ne parliamo nemmeno, tutti i progetti fatti erano semplicemente i progetti iniziati dalla passata amministrazione… anche il wordcloud di questa locandina era quello preparato da Doriana Rodino per la copertina della presentazione nostra. Ma ce la fanno a fare qualcosa di loro? Lasciamo perdere poi le richieste del Pnrr perché le hanno fatte gli uffici, le avrebbe fatte qualunque amministrazione… non vorrei si offendessero eh…” conclude.