Savona. Oggi presso l’Augusto Briano il Savona ha collezionato l’ennesimo risultato utile consecutivo in campionato. Lo ha fatto pareggiando 1-1 contro l’Albissole, lo ha fatto condividendo la maggior parte delle sue emozioni con la splendida cornice di pubblico presente per festeggiare i 50 anni dalla nascita del gruppo ultras del Vecchio Delfino. Insomma, il derby tra Striscioni e Ceramisti è stato uno spettacolo d’altra categoria.
Al termine della gara tutti i giocatori del Savona hanno ricevuto l’applauso della propria gente e, successivamente allo scatto realizzato dalla squadra insieme ai tifosi, i giocatori più esperti hanno deciso di esporsi pubblicamente lanciando un messaggio indirizzato principalmente all’autorità comunale savonese.
“Abbiamo un problema enorme ma le istituzioni fanno finta di non saperlo – ha chiosato Riccardo Quintavalle – Volente o nolente la squadra del Savona Calcio c’è, di conseguenza qualcuno deve mettersi il cuore in pace dandoci un campo. Ovviamente mi riferisco allo stadio Bacigalupo, non credo che sia così difficile concedere l’agibilità per permetterci di svolgere un’ora e mezza di allenamento e per avere uno spogliatoio con una doccia. Credo che noi a livello di salute siamo arrivati al capolinea.”
Successivamente l’attaccante degli Striscioni ha proseguito dichiarando: “Siamo forti, abbiamo tutte le carte in regola per vincere il campionato. Ci serve però un campo di allenamento. Ringraziamo lo Speranza per l’ospitalità, noi adesso però chiediamo alle istituzioni di poterci allenare come una squadra amatoriale. Tutti noi lavoriamo, non possiamo permetterci di farci male non presentandoci poi sul posto di lavoro.”
“L’unico motore che ci permette di andare avanti è la coesione che abbiamo creato in questi ultimi mesi – ha continuato Brema – È incredibile come una società così storica non si riesca ad allenare, non è accettabile. Continuando così prossimamente rischiamo di presentarci in campo in 12/13. Chiediamo di poter gestire gli allenamenti organizzandoci in base al nostro calendario.”
A concludere l’appello del gruppo squadra biancoblù sono state poi ancora le parola pronunciate da Riccardo Quintavalle: “Abbiamo iniziato il 16 agosto, siamo stati in silenzio due mesi, ora non ce la facciamo più. Ci stiamo stirando tutti. È ora che le istituzioni si muovano, è ora che qualcuno si dia da fare impegnandosi almeno il 5% rispetto a quanto facciamo noi quando scendiamo in campo. Possiamo vincere le partite, abbiamo bisogno però di allenarci con costanza. Oggi purtroppo non abbiamo visto nessun membro delle istituzioni venire a vedere cos’è il Savona Calcio.”