Dibattimento

Processo Tirreno Power, l’azienda: “Dimostrati gli investimenti su efficientamento e sostenibilità”

Nuova udienza oggi in Tribunale a Savona, con la sfilata dei consulenti di parte

Tirreno Power

Savona/Vado Ligure. “Oggi in aula a Savona nel processo Tirreno Power è intervenuto il professor Mauro Bini ordinario di finanza aziendale all’Università Bocconi. Il suo lavoro di analisi ha riguardato la conduzione economica e finanziaria di Tirreno Power. Bini ha messo in evidenza le lacune emerse nelle scorse udienze dalla ricostruzione del consulente dell’accusa. In particolare ha chiarito come mancasse in quel lavoro un elemento sostanziale dell’analisi, e cioè la comparazione con le altre imprese nel settore energetico, e ciò nonostante fosse esplicitamente richiesto dall’incarico ricevuto dallo stesso pubblico ministero”.

Lo afferma Tirreno Power in merito all’udienza di questa mattina nell’ambito del processo a carico dell’azienda per il quale sono imputati 26 persone, tra vertici e dirigenti dell’azienda, rinviati a giudizio per disastro ambientale e sanitario colposo.

“Le conclusioni dell’accusa non si sono basate dunque su una analisi del mercato e sul confronto tra Tirreno Power e le altre aziende del settore dell’energia, ma su opinioni personali che talvolta contrastano con le regole di economia industriale”.

“L’analisi comparata tra Tirreno Power, le aziende del settore e le utilities in generale, rivela un valore di investimenti nettamente superiore alla media: una volta e mezzo in più rispetto alle altre utilities e tre volte in più rispetto alle aziende del settore quotate in borsa”.

Al centro del dibattimento odierno l’azione aziendale in merito all’aspetto gestionale del sito produttivo, con riferimento a efficientamento e sostenibilità: “Bini ha poi chiarito che l’80% dei nuovi impianti a carbone previsti nel primo decennio del Duemila in tutta Europa non sono stati realizzati per il mutato scenario di mercato, visto che già dal 2008 il settore elettrico presentava un eccesso di offerta dato dalla veloce crescita delle fonti rinnovabili e poi dalla crisi dei consumi”.

“Una interessante lezione di finanza industriale che ha sgombrato il campo da illazioni e opinioni infondate, facendo parlare i numeri che dimostrano in modo oggettivo la gestione virtuosa dell’azienda, l’attenzione agli investimenti in efficientamento e sostenibilità, anche nei periodi di maggiore criticità dei mercati” conclude l’azienda.

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