Sviluppo

Porto Vado, avviati i lavori per il potenziamento del parco ferroviario

L'intervento permetterà di rendere più veloce ed efficiente la movimentazione dei container, senza dover "spezzare" in due convogli il carico dei treni da 750 metri

parco ferroviario porto vado

Vado Ligure. Hanno preso il via, a Vado Ligure, i lavori per l’ampliamento e potenziamento del parco ferroviario a servizio del porto, ossia l’area dove vengono caricati e scaricati sui treni merci i container in transito nel porto. L’opera fa parte degli interventi di sviluppo infrastrutturale dei porti di Genova e Savona finanziati ad agosto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con 31,5 milioni di euro ottenuti da Cassa Depositi e Prestiti.

Attualmente le operazioni di carico e scarico dei treni con origine e destinazione i terminal di Vado vengono effettuate a Parco Sud e a Parco Nord, ma le dimensioni ridotte di quest’ultimo non consentono il passaggio di un treno da 750 m a standard europeo. Tale limite impone la necessità di “spezzare” il carico in due convogli, sia in ingresso che in uscita, dilatando i tempi di esecuzione. “La nuova configurazione – spigano dall’Autorità Portuale – risolve questi problemi rendendo più veloce ed efficiente la movimentazione dei container”.

Il nuovo parco, collocato in prossimità del terminal Vado Gateway, sarà dotato di gru transtainer e di nuovi binari che consentiranno di ottimizzare al massimo l’operatività e di incrementare il trasporto ferroviario che a Vado Ligure già si assesta intorno al 40% del traffico totale.

Il progetto prevede inoltre la riconfigurazione della viabilità interna portuale. Per lasciare spazio all’ampliamento del parco ferroviario la strada verrà spostata verso monte.

“Il trasporto ferroviario – proseguono da AdSP – è fondamentale per assicurare la movimentazione del traffico portuale in modo efficiente e sostenibile. A Vado Ligure gli interventi propedeutici alla realizzazione del nuovo parco ferroviario sono iniziati nel 2016 grazie al progetto Vamp Up che, tramite un finanziamento dell’Unione Europea, ha permesso di realizzare le rampe di collegamento tra il Terminal Vado Gateway e il nuovo parco ferroviario, i primi tre binari e ha consentito di dotare l’infrastruttura in un sistema di telecamere che permettono di scannerizzare i container in transito nel porto di Vado”.

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