Richieste

Manifestazione Cgil a Roma, in centinaia da Savona: “Aumentare stipendi e pensioni, fissare un tetto alle bollette”

La Cgil: "Italia, Europa, ascoltate il lavoro"

Roma. “Italia, Europa, ascoltate il lavoro“. E’ iniziata pochi minuti fa la manifestazione organizzata dalla Cgil a Roma con la partenza del corteo da piazza della Repubblica e destinazione piazza del Popolo intorno alle 17.30. A conclusione della manifestazione prenderà la parola per le conclusioni il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

Ad un anno dall’assalto alla sede nazionale di corso d’Italia, la Cgil chiede al governo di essere ascoltata. Tra le questioni su cui viene posta l’attenzione: l’aumento di stipendi e pensioni; l’introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del fisco; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili.

La Cgil, assieme alle associazioni, ai sindacati internazionali e a tutti coloro che decideranno di partecipare, “chiederà all’Italia e all’Europa di rimettere al centro i temi del lavoro e della giustizia sociale e al prossimo Governo rilancerà le sue dieci proposte”.

“Tutti pronti per una pacifica invasione della Capitale a un anno dall’assalto fascista alla sede nazionale della Cgil. Il ricordo di quelle ore terribili sarà l’occasione per una grande manifestazione di proposta in cui la Cgil presenterà dieci idee perché il lavoro torni al centro delle prospettive“, ha dichiarato il segretario provinciale della Cgil Savona Andrea Pasa.

Da Savona siamo partiti in centinaia, lavoratrici, lavoratori, pensionati e disoccupati in treno abbiamo raggiunto la capitale per chiedere lavoro, diritti e misure a sostegno dei più fragili. Tra le principali richieste rivolte al Governo e alle imprese quelle di aumentare salari e pensioni per combattere l’inflazione, fissare un tetto alle bollette e introdurre il salario minimo legato ai contratti nazionali di lavoro. Per la Cgil bisogna dire basta alla precarietà, anche superando il jobs act, ridare dignità al lavoro e rinnovare i contratti garantendo salute e sicurezza”.

“Siamo contrari alla flat tax perché favorisce le fasce più abbienti e penalizza chi ha i redditi più bassi – siamo invece per combattere seriamente l’evasione e l’elusione fiscale che sottraggono importanti risorse al sistema paese”, ha aggiunto Pasa.

La Cgil chiede che “siano tassati gli extraprofitti – quelli che le imprese energetiche hanno ottenuto dal caro energia – e che siano redistribuiti ai redditi da lavoro e alle pensioni più basse. Con le risorse così ottenute si potrebbe pensare a uno stato sociale migliore con al primo posto una sanità pubblica davvero per tutti, misure a sostegno della lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza opportunamente corretto per la parte che riguarda il lavoro, politiche inclusive, piena integrazione e diritti civili per i cittadini migranti”.

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