Luce e gas

Luce e gas, contratti modificati: Antitrust indaga su 4 società

C'è anche Iren, la società: "Nostro operato conforme alle norme vigenti". Il ministro Orlando: "Non vanificate lo sforzo del governo"

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Liguria. L’Antitrust indaga sulle proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale da parte di quattro società, tra cui anche Iren (il cui azionista di maggioranza è il Comune di Genova tramite la finanziaria Fsu). È quanto si legge in una nota diffusa oggi dall’Autorità. Le altre compagnie interessate sono Iberdrola, E.ON e Dolomiti, tutte fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero.

Nei confronti di queste aziende l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato quattro procedimenti istruttori e altrettanti sub-procedimenti cautelari. Inoltre ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società: A2A Energia, Acea Energia, AGSM ENERGIA, Alleanza Luce & Gas, Alperia, AMGAS, ARGOS, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.

Sotto la lente dell’Autorità sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale che sarebbero in contrasto con l’articolo 3 del decreto Aiuti bis. La norma in questione – prosegue la nota – sospende, fino al 30 aprile 2023, l’efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche si siano già perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso.

“Sto seguendo con molto interesse l’istruttoria dell’Antitrust, in attesa delle possibili sanzioni, rivolgo alle aziende fornitrici di energia elettrica e gas un forte invito a correggere da subito, senza attendere gli esiti del procedimento, comportamenti che possono vanificare il grande sforzo messo in campo dal Governo per proteggere le famiglie italiane dai pesanti rincari e dalla speculazione su elettricità e gas”, ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando.

“Le misure adottate in questi mesi dal Governo hanno una forte finalità sociale, di protezione delle fasce più deboli della popolazione e di quelle a rischio impoverimento – prosegue Orlando -. Ribadisco la necessità che le aziende si astengano da condotte meramente speculative, ingiustificate ancora di più in un momento in cui tutto il Paese, anzi tutta Europa, è chiamata ad uno sforzo solidaristico per difendere la capacità produttiva delle aziende, il potere d’acquisto delle famiglie e in definitiva la coesione sociale”, conclude Orlando.

Dal canto suo, Iren dichiara di essere da subito a completa disposizione dell’Autorità per “dimostrare come l’operato dell’azienda sia stato conforme alle norme vigenti ma soprattutto a tutela dei propri clienti in questo difficile periodo di forte aumento dei costi energetici.

Iren, come si legge nella nota del gruppo, ricorda di essersi “immediatamente adeguata alle normative inserite nel decreto Aiuti bis, che contemplava la cessazione delle modifiche unilaterali di contratto, e ha inoltre proposto un adeguamento del prezzo ai soli clienti in scadenza delle condizioni contrattuali, lasciando il termine usuale di 90 giorni di tempo per accettare o meno le modifiche”.

Il gruppo “confida di poter fornire all’Antitrust tutti gli elementi necessari per la definizione del quadro di insieme funzionale ad un più completo e approfondito esame, e ribadisce che in un contesto di volatilità nei prezzi delle utilities, tutte le azioni avviate sono state messe in campo avendo come obiettivo la tutela dei propri clienti, cercando di offrire loro le migliori condizioni contrattuali possibili”.

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