New entry

L’artista Liliana Moro entra nella collezione permanente del Museo della Ceramica di Savona

Stamattina si è tenuta la presentazione della nuova opera di Liliana Moro

Liliana Moro

Savona. Stamattina si è tenuta la presentazione della nuova opera di Liliana Moro alla presenza dell’artista e del Presidente della Fondazione Museo della Ceramica Luciano Pasquale.

“In pegno è un progetto iniziato nel settembre 2020, con l’allora direttrice Tiziana Casapietra. Partendo dal suo invito e dalla conoscenza della storia del palazzo, pensando dunque al luogo in cui mi trovavo, Savona, con la sua tradizione ceramica – ma anche importante porto – ho cominciato a mettere insieme questi elementi pensando a una sorta di restituzione che desse risalto al fare umano. Ecco perché ho inserito parti del corpo (la mano, la gamba, il cuore) ma anche della navigazione (e dunque le navi e gli scambi umani)”, ha detto l’artista Liliana Moro.

“Come spesso accade nel mio lavoro, mi sono affidata a chi sa fare materialmente le cose. Ho trovato qui il meglio con cui potessi lavorare: Danilo Trogu. Quando sono arrivata ho chiesto di lui e Massimo Trogu, e ancora di Omar Tonella che si è occupato di immagini 3D. Il titolo è stato pensato insieme. L’impegno è qualcosa che ci assumiamo anche noi. L’impegno di un artista è questo: la responsabilità che si assume, attraverso le forme, di essere in dialogo e in rapporto con il mondo passato ma anche contemporaneo”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato. Tenevamo molto a questa presentazione dell’opera di Liliana, da poco allestita nel museo e che ha un significato molto importante. La prima ragione è la stessa Liliana Moro, artista italiana tra le più note a livello mondiale”, ha detto Luciano Pasquale, Presidente Fondazione Museo della Ceramica di Savona.

“Ricordo l’importanza che ha l’opera dentro questo palazzo, l’antico Monte di Pietà, esempio di edificio nato per opera di Sisto IV, papa savonese. In pegno ha un grande significato per noi perché interrompe il confine del tempo: il passaggio da Monte di Pietà a edificio espositivo. L’opera arricchisce non solo il Museo della Ceramica di Savona ma l’intera città”, ha concluso.

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