Savona. La diocesi di Savona-Noli piange la scomparsa di un presbitero molto amato: questa mattina all’ospedale San Paolo è morto il canonico don Luigi Peluffo, meglio conosciuto come don “Gino”. Aveva 89 anni, essendo nato l’8 aprile 1933 a Savona. Domenica 23 ottobre alle ore 21 nella cattedrale Nostra Signora Assunta sarà recitato il rosario, lunedì 24 ottobre alle ore 10 sempre nella basilica il vescovo Calogero Marino presiederà i funerali.
Entrato in seminario da adulto dopo un’esperienza lavorativa, sentendosi profondamente colpito dalla morte del viceparroco di Vado Ligure don Nicolò Peluffo, martire della Resistenza, “Gino” Peluffo fu ordinato sacerdote il 30 giugno 1962 e la sua prima esperienza pastorale fu nella parrocchia San Giuseppe in Savona, a fianco dello storico fondatore don Silvio Ravera (discepolo di don Primo Mazzolari, partigiano e scrittore), il quale per lui rimase un modello insostituibile di pastore per tutta la vita.
Della parrocchia divenne titolare il 1° febbraio 1972, affiancando a questo incarico quelli di direttore dell’ufficio amministrativo diocesano e direttore spirituale aggiunto del Seminario Vescovile. Sempre negli anni ’70 fu vicario foraneo di Savona e membro del consiglio diocesano per gli affari economici. Il 1° settembre 1985 fece il suo ingresso come nuovo parroco della comunità San Dalmazio Martire, nel quartiere savonese Lavagnola, dove svolse il suo ministero per dieci anni. Lo stesso giorno nel 1995 iniziò il suo nuovo percorso di vita come parroco di Nostra Signora della Concordia in Albissola Marina. Nei successivi quattordici anni guidò la comunità della cittadina rivierasca, diventando anche vicario foraneo delle Albisole e Stelle (nel 2002) e parroco di Ellera (nel 2004).
Nel 2009 lasciò la zona di Albissola e fu nominato canonico della cattedrale dal vescovo ma non cessò il suo ministero pastorale, perché al suo servizio in Duomo, molto apprezzato per le confessioni, affiancò l’amministrazione parrocchiale della chiesa Sacro Cuore di Gesù in Savona, fino a quando le forze glielo consentirono. L’ultimo incarico che ricoprì fu quello di assistente diocesano del Movimento apostolico ciechi, dal 2012 sino a poco tempo fa.
Presbitero generoso e di grande umanità, don “Gino” si è sempre dimostrato un pastore attento e vicino alle persone capace di ascolto ed empatia. In ogni comunità da lui servita ha lasciato il segno per la sua disponibilità ad accompagnare i cammini dei singoli e dei gruppi con delicatezza e intelligenza. Apprezzato per il suo stile efficace nella predicazione (in cui si ispirava al suo maestro don Ravera), era molto richiesto come confessore e padre spirituale. Ha sempre testimoniato nel suo ministero una fede matura e adulta e una carità senza confini.