Nuova produzione

Italiana Coke, il via al “carbone blu” solo con gli adeguamenti ambientali

Dibattito in Consiglio regionale sulla cokeria di Bragno e la situazione di impatto sulla qualità dell'aria

italiana coke vista veduta dall'alto

Cairo M. Il consigliere regionale Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta quali iniziative assumerà per tutelare i cittadini di Cairo Montenotte e i lavoratori della Italiana Coke.

Il consigliere ha sottolineato che, nonostante il parere negativo espresso dal Comune di Cairo Montenotte, Italiana Coke intende sperimentare l’utilizzo di materie quali i polimeri della plastica per aumentare l’efficienza dei forni.

L’assessore all’ambiente Giacomo Giampedrone ha ricordato gli interventi di tutela ambientale avviati nell’area e, nel caso specifico, ha aggiunto che sono stati avviati interventi di monitoraggio e sono in corso adeguamenti all’AIA e, dunque, le valutazioni della Regione potranno esserci solo dopo che sarà ultimato il procedimento richiesto sul fronte delle emissioni e sulla qualità dell’aria, con una riduzione dell’impatto della cokeria sulle comunità locali.

Una posizione che ricalca proprio quella deli enti locali, che hanno posto come pregiudiziale l’adempimento alle prescrizioni dell’AIA.

Per avviare la nuova linea produttiva, con l’utilizzo di materie prime secondarie derivanti dalla plastica, non è necessario modificare l’AIA, MA serve solo una informativa dell’azienda agli enti: secondo il quadro normativo, infatti, si tratta di una modifica non sostanziale in quanto è già previsto l’uso di additivi per migliorare la qualità del coke prodotto.

L’azienda, dopo i test effettuati in laboratorio, ha chiesto di poter effettuare una prima sperimentazione. L’obiettivo di Italiana Coke è arrivare alla produzione di “coke blue”.

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