In carica

Gratarola nuovo assessore alla sanità, Toti: “Scelta tecnica per realizzare piani di sviluppo e razionalizzazione. Nessun cambio di linea politica”

Il nuovo assessore spinge sull'integrazione tra aziende per colmare le carenze: "La sanità ligure non deve funzionare a comparti stagni"

Toti Gratarola

Liguria. Angelo Gratarola è il nuovo assessore alla Sanità della Regione Liguria. Il passaggio di consegna e l’assegnazione formale della delega è avvenuto oggi, con la firma del decreto da parte del presidente della Regione Giovanni Toti, che ha ricoperto l’incarico fin dall’avvio del secondo mandato, nel 2020. Nel decreto è stata inserita anche la ripartizione delle deleghe rimesse da Ilaria Cavo, eletta deputata.

Gratarola è stato direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione e direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione dell’Ospedale Policlinico San Martino, componente del Direttivo della Società italiana degli anestesisti- rianimatori (Siaarti) in qualità di responsabile nazionale dell’area Anestesia e Medicina Perioperatoria, coordinatore del Dipartimento Interaziendale Regionale dell’Emergenza urgenza di Alisa e docente nell’ambito delle Scuole di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione e in Chirurgia Vascolare e Endovascolare dell’Università degli Studi di Genova. Nel corso della sua carriera il neo assessore (laurea nel 1985 all’Università di Pavia dove ha svolto anche la specializzazione) ha diretto il Dipartimento di Emergenza e Accettazione e l’Unità operativa di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli ricoprendo incarichi di rilievo anche presso l’ospedale Maggiore della Carità di Novara e l’Ospedale Civile di Vigevano.

Parola d’ordine continuità: “Nessuno si aspetti un cambio di linea politica sulla sanità. I grandi piani di sviluppo e razionalizzazione andranno avanti così come sono stati concepiti. È una scelta tecnica che mi auguro possa agevolare realizzazione questo piano”, ha detto Toti passando il testimone a Gratarola.

La scelta di Gratarola è “in piena sintonia e assoluta continuità con quanto messo in campo e programmato con la Presidenza in questi due anni di interim dell’incarico: sarà lui a portare avanti tutti i progetti in essere e futuri, con la sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il potenziamento della risposta sanitaria territoriale fino all’ambizioso piano di edilizia sanitaria messo in campo dal presidente Toti. La scelta di Gratarola è stata condivisa da tutti i partiti che compongono la maggioranza di governo della Regione e in particolare la selezione del profilo più adatto è stata portata avanti con un costante dialogo con gli alleati in modo da arrivare, oggi, all’affidamento dell’incarico al professionista che rappresenta la migliore sintesi tra capacità, esperienza e condivisione del progetto”.

“Terminate le fasi impegnative dell’emergenza e anche della programmazione, gestite direttamente dalla presidenza – afferma il governatore Giovanni Toti – è giunto il momento che vi sia un assessore tecnico in grado di seguire al meglio l’attuazione degli ambiziosi piani che interesseranno la sanità ligure nei prossimi anni. Si tratta di un tecnico, una figura di alto profilo professionale – lo presenta Toti – che, grazie alle sue competenze, alla sua esperienza non solo all’interno dell’ospedale policlinico San Martino, ma anche come coordinatore del dipartimento interaziendale regionale dell’Emergenza urgenza di Alisa, siamo certi saprà non solo affrontare le sfide future, ma anche guidare, in continuità con l’azione messa in campo fino ad oggi, lo sviluppo e l’attuazione del nuovo piano sociosanitario e del Pnrr. Nei prossimi mesi e nei prossimi anni infatti la nostra sanità si troverà ad affrontare una serie di trasformazioni epocali, a partire dal potenziamento di tutta la medicina territoriale nell’ambito del Pnrr cui è legato anche il progetto dell’ospedale degli Erzelli, primo centro italiano per la medicina computazionale, fino alla realizzazione degli ospedali di Taggia e del Felettino alla Spezia”.

Il presidente ha poi auspicato che “il clima politico intorno a questa nomina anche per quanto riguarda le opposizioni possa diventare per una volta costruttivo, avendo a che fare con un professionista che siede in giunta in veste tecnica e quindi con un interlocutore che può essere considerato se non neutrale certamente un punto di riferimento anche per il dialogo tra maggioranza e opposizione. Auspico quindi che si finisca di addebitare a Regione Liguria problemi che costituiscono un tema nazionale come la carenza di professionisti, le borse di studio deserte, gli ospedali con meno personale di quello che servirebbe: sono temi di sistema, che interessano il Paese dalla Valle d’Aosta alla Sicilia e che non credo le forze politiche facciano un buon servizio ad attribuirsi l’un l’altra. Se c’è qualcuno che ha una responsabilità, poi, certamente non è la nostra parte politica visto che dal 2011 chi ha fatto la programmazione in questo settore non sedeva in questa parte del campo e tantomeno in Regione Liguria. Sono temi che dobbiamo affrontare tutti insieme, con la dovuta lucidità e quell’asciuttezza e spirito bipartisan come è proprio per un grande tema del paese che è il futuro del nostro sistema sanitario”.

“È un impegno gravoso – ammette Gratarola fresco di nomina – ma conosco la macchina avendone fatto parte fino a ieri. Mi impegnerò a portare avanti l’incarico mettendo al servizio della sanità ligure tutte le mie competenze e la mia esperienza, in un settore, quello dell’emergenza urgenza, che costituisce uno snodo centrale di tutto il sistema. Ho un grande debito di riconoscenza nei confronti dei liguri, pur essendo foresto sono qui da 13 anni ed è una regione che mi ha dato tanto in termini professionali e umani. Soffriamo una mancanza di personale cronica che non è da addebitare alla Regione ma a fenomeni nazionali. I contratti non hanno tenuto conto di questi aspetti. Mancano professionisti nelle discipline della medicina d’urgenza, rianimatori, ma anche psichiatri, ginecologi, pediatri, persino medici di famiglia. Anche se disponessimo di un portafoglio illimitato per la spesa non troveremmo nessuno nel mercato del lavoro. Posso garantire da parte mia la piena disponibilità al confronto e al dialogo con le parti sociali e gli stakeholders, nella consapevolezza che la Liguria non può perdere le opportunità future, per cui servono determinazione e capacità decisionale. Certamente non mancano le difficoltà, a partire dalle carenze di organico fino alle conseguenze della pandemia da Covid-19 che, come ci dicono i dati, non è ancora superata e richiede la massima responsabilità da parte di tutti i cittadini attraverso la vaccinazione”.

Qual è la soluzione? Massima integrazione tra aziende sanitarie per garantire i servizi, spiega il nuovo assessore: “Il sistema sanitario ligure deve funzionare meno a comparti stagni. Lo abbiamo imparato durante il Covid: far muovere i professionisti, supportare le aziende in difficoltà. Se ci sono carenze in alcune aree della regione, dobbiamo fare in modo che altri intervengano per garantire sicurezza e cure di livello. Lo abbiamo fatto, ma vorremmo renderlo ancora più evidente per evitare che ci sia una sanità a due velocità. Mentre le grandi attività e gli interventi complessi vanno centralizzati verso le poche strutture che possono offrire elevati standard di qualità”.

La mancanza di personale interesserà nei prossimi anni (si stima almeno fino al 2025) la sanità pubblica, ma in certi casi sono le strutture private a subire la “concorrenza”, come nel caso degli Oss e infermieri assunti in massa tramite l’ultimo maxi concorso. Ieri è stata approvata la delibera di giunta che consente agli infermieri di restare “in prestito” su base volontaria presso le strutture di provenienza, senza perdere il contratto e la retribuzione da dipendenti pubblici. “Dei 700 infermieri selezionati dal bando circa 300 arrivano da fuori regione e sono forze aggiuntive, 200 già lavorano nelle nostre strutture e vengono stabilizzati: quelli che ballano nel privato sono non più di 250 persone, che è esattamente il numero che uscire dal corso per infermieri dell’Università di Genova a novembre”, ha spiegato Toti.

Il presidente ha poi auspicato che “il clima politico intorno a questa nomina anche per quanto riguarda le opposizioni possa diventare per una volta costruttivo, avendo a che fare con un professionista che siede in giunta in veste tecnica e quindi con un interlocutore che può essere considerato se non neutrale certamente un punto di riferimento anche per il dialogo tra maggioranza e opposizione. Auspico quindi che si finisca di addebitare a Regione Liguria problemi che costituiscono un tema nazionale come la carenza di professionisti, le borse di studio deserte, gli ospedali con meno personale di quello che servirebbe: sono temi di sistema, che interessano il Paese dalla Valle d’Aosta alla Sicilia e che non credo le forze politiche facciano un buon servizio ad attribuirsi l’un l’altra. Se c’è qualcuno che ha una responsabilità, poi, certamente non è la nostra parte politica visto che dal 2011 chi ha fatto la programmazione in questo settore non sedeva in questa parte del campo e tantomeno in Regione Liguria. Sono temi che dobbiamo affrontare tutti insieme, con la dovuta lucidità e quell’asciuttezza e spirito bipartisan come è proprio per un grande tema del paese che è il futuro del nostro sistema sanitario”.

“Posso garantire da parte mia la piena disponibilità al confronto e al dialogo con le parti sociali e gli stakeholders, nella consapevolezza che la Liguria non può perdere le opportunità future, per cui servono determinazione e capacità decisionale. Certamente non mancano le difficoltà, a partire dalle carenze di organico fino alle conseguenze della pandemia da Covid-19 che, come ci dicono i dati, non è ancora superata e richiede la massima responsabilità da parte di tutti i cittadini attraverso la vaccinazione”, conclude Gratarola.

leggi anche
Nomine Asl Alisa
Cambio
Gratarola alla sanità, Tosi (M5S): “Confidiamo di avere un assessore pienamente competente in consiglio regionale”
maxillofacciale sala operatoria galliera
Allarme
Energia, i rincari fanno impennare la “bolletta” della sanità in Liguria: aumenti di spesa per 80 milioni di euro

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.