Savona. Sono iniziati questa mattinia gli incontri di Frontespazio, il percorso partecipativo sul restauro di Palazzo della Rovere che ha coinvoto i savonesi. Presenti circa 160 persone, suddivisi in tre gruppi di lavoro.
“Spazi di condivisione” è il minimo comune denominatore tra i desideri espressi dai savonesi che hanno aderito. I partecipanti hanno scritto i loro pensieri su post-it per condividere le idee all’interno del gruppo. “Aperto tutti i giorni a partire da domani mattina”, “Spazio d’ascolto”, “Eliminare le barriere”, “Vorrei uno spazio dove esistano collaborazione, disponibilità, accettazione”, “Accessibilità per tutti”, “Un luogo accogliente per bambini e famiglie”, “Aiutare donne e uomini a superare gli stereotipi di genere”, “Luogo di incontro tra persone diverse”, “Rinunciare al personale per il collettivo” sono alcune delle scritte riportate.
I temi sono palinsesto culturale durante la fase di cantiere, la nuova identità del Palazzo e cosa simboleggia per i savonesi, i servizi di comunità che ospiterà. Il processo partecipativo è guidato dalla società Itinerari Paralleli. Ogni tavolo si riunisce tre volte: oggi, il 12 e il 19 ottobre. L’incontro di oggi serve a individuare una sfida. Il secondo incontro servirà a entrare nel dettaglio del servizio. Il terzo invece dà una forma all’idea e concretezza.
Al termine dei tre incontri la società si occuperà di redarre un documento che sarà dato all’amministrazione comunale. Poi il Comune dovrebbe tenere conto di quello è emerso, anche se non è vincolante.
Soddisfatto il sindaco di Savona Marco Russo: “Sono state due giornate molto positive. C’è stata tanta partecipazione sia ieri che oggi. Vedere questo cortile animato da moltissime persone, immpegnate a discutere tra loro per dare il contributo al futuro di questo importante complesso è emozionante. Il solo fatto di aprire i cancelli attrae savonesi e turisti che spinti da un’attrazione naturale sono indotti ad attraversare questo spazio“.
“E’ solo l’inizio di un percorso che dovrà coinvolgere ancora più savonesi a partire dalle scuole perchè noi dovremmo non soltanto completare il recupero edilizio del palazzo ma soprattutto prepararci a renderlo vivo e cuore pulsante della città“.
Andrea Canziani, architetto del ministero della cultura – alla serata di presentazione del percorso -, ha sottolineato che “diventerà qualcosa di completamente diverso senza cambiare. Noi dobbiamo aggiungere la nostra parte”.
Mercoledì inizieranno le indagini strutturali e poi seguiranno quelle geognostiche propedeutiche per la progettazione. Dureranno circa due settimane e l’esito definitivo sarà acquisito dai progettisti.