Altare. Giornata importante oggi ad Altare per la questione legata all’ex Savam, le cui condizioni di degrado hanno costretto il sindaco Briano a chiudere parte di via XXV Aprile, la strada principale del paese, e di via Cesio. Questo pomeriggio l’incontro con i commercianti e poi con Soprintendenza, Provincia e Prefettura.
Un incontro, quest’ultimo, che ha avuto un esito positivo. Sui fabbricati dell’ex vetreria altarese infatti pendono dei vincoli delle Belle Arti che in questi anni hanno impedito la realizzazione di alcuni lavori, ma oggi la Soprintendenza si è detta disponibile a valutare, come ultima spiaggia, l’abbattimento degli edifici più pericolosi, nel caso la perizia confermasse quanto scritto nel verbale redatto dai vigili del fuoco dal quale è scaturita la chiusura della strada.
A dare la notizia è lo stesso primo cittadino che ringrazia le istituzioni per la celerità con cui è stata organizzata la riunione e la loro disponibilità. “Ho chiesto alla Soprintendenza di valutare i costi dei lavori di messa in sicurezza, se saranno eccessivi, avrà senso procedere con la demolizione, loro si sono detti disponibili a valutare la decisione al termine della perizia (che dovrà essere effettuata entro due settimane da Città del Vetro, società proprietaria dell’ex Savam, ora in liquidazione ndr)”. Un’apertura, quella della Soprintendenza, per nulla scontata, “pochi giorni fa – ricorda Briano – ci avevano detto che non era possibile, vedremo cosa succederà, sicuramente non sarà una passeggiata”.
Ma uno degli aspetti più importanti su cui ha puntato il sindaco è stata la celerità delle decisioni: “Ho chiesto di abbreviare il più possibile i tempi e la Soprintendenza ci ha assicurato che ci daranno una risposta in breve tempo dopo la perizia. Una volta avuto il documento, ci riuniremo di nuovo intorno ad un tavolo e decideremo il da farsi. L’importante, come ho detto alla riunione, è che non ci lascino soli”.
Per quanto riguarda il commercio, settore che sta soffrendo per questa situazione, con il paese che risulta letteralmente diviso in due e alcune attività che hanno il timore di dover chiudere, il sindaco Briano commenta: “Oggi abbiamo incontrato i commercianti a cui abbiamo spiegato nel dettaglio la situazione, hanno capito che servono i tempi tecnici e non si sono tirati indietro nel caso le promesse non verranno rispettate e serviranno atti di forza”.
Tre le richieste dei titolari dei vari negozi e bar del paese, quella di promuovere il commercio altarese: “Si è deciso che quest’anno non saranno installate le luminarie, ma i commercianti metteranno una quota alla quale si aggiungeranno le risorse del Comune per pagare la pubblicità degli esercizi commerciali”, conclude il primo cittadino.