Vado Ligure/Bergeggi. Un deposito di 20mila metri cubi, da costruire in un’area di circa 30mila metri quadrati, con una concessione di 45 anni. Sono questi i “numeri” del nuovo deposito di Gnl che potrebbe sorgere nel porto di Vado Ligure più volte annunciato come ipotesi dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini.
Del progetto si parla ormai da circa 3 anni e mezzo. L’istanza per un nuovo deposito di gas naturale liquefatto nel compendio del Reefer Terminal di Vado è stata pubblicata lo scorso 6 ottobre, pochi giorni dopo l’annuncio di Signorini a IVG: “Sono state presentate delle istanze che stiamo valutando con massima attenzione. Un deposto Gnl a Vado è un’ipotesi che rende ancora più competitivo il porto, però sappiamo che ci sono sensibilità e cautele. Faremo la scelta migliore nel quadro di un costante dialogo e confronto con il territorio interessato”. “Il GNL è un combustibile sempre di origine fossile ma certamente meno inquinante – ha aggiunto qualche giorno dopo a un convegno di Enel – Il nuovo deposito di Vado sarà l’hub per le navi che vogliono rifornirsi di GNL in Liguria”. Tra queste certamente le navi Costa.
I numeri
Secondo l’avviso pubblico pubblicato in Gazzetta Europea, a proporre l’istanza sarebbe stata una joint venture chiamata Gnl Med, formata dai gruppi Novella, Autogas e Levorato Marcevaggi. Gnl Med ha presentato la propria istanza il 3 agosto, chiedendo una concessione demaniale della durata di 45 anni per realizzare un deposito Small Scale di Gnl o BioGnl con una capacità di 20.000 metri cubi in un’area di circa 30000 mq.
Secondo il rapporto preliminare di sicurezza trasmesso il 3 dicembre 2021 da Gnl Med alla direzione regionale dei vigili del fuoco, il nuovo stabilimento avrà la funzione di ricevere principalmente, tramite navi metaniere di medie dimensioni, Gnl e BioGnl. Il gas inoltre, in misura minore, sarà generato naturalmente nelle tubazioni e nei serbatoi di stoccaggio per effetto di scambi termici con l’ambiente. La capacità effettiva massima del deposito sarà pari a 9.136 tonnellate.
Il ministero dell’Interno ha già rilasciato il nulla osta di fattibilità per la realizzazione del nuovo deposito costiero. Eventuali altro soggetti interessati alle stesse aree dovranno farsi avanti entro il 5 novembre.
Il più grande ostacolo potrebbe essere rappresentato dalla reazione del territorio. Se Nicoletta Rebagliati, sindaco di Bergeggi (Comune su cui materialmente insiste l’area individuata), si è dimostrata aperto al dialogo, Monica Giuliano (Vado Ligure) si è sempre detta contraria. Tanto che lo stesso Signorini, qualche mese fa, aveva ammesso: “Dovrà esserci ovviamente un confronto con il territorio e i sindaci, per capire se l’investimento è in qualche modo ben accetto e accolto dalla popolazione locale”.
RETTIFICA – In una prima stesura di questo articolo si parlava anche di una istanza di Reefer Terminal per chiedere l’allungamento della concessione dal 2027 al 2050. Tale istanza, però, non è propedeutica a quella di Gnl Med e non ha alcun collegamento con questa, ma è relativa a un investimento diverso. Ce ne scusiamo con Reefer Terminal e con i lettori.