Situazione

Covid, netta risalita dei contagi: quarta dose al 21% dei soggetti a rischio

E oggi altri 229 casi nel savonese: nella Asl 2 salgono anche i ricoveri

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Liguria. “Netto aumento dei nuovi casi” di coronavirus anche in Liguria, con ripercussioni sui posti letto in area medica, a fronte di un tasso di copertura delle quarte dosi che resta di poco superiore al 20%. È quanto rileva il monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe riferito alla settimana 5-11 ottobre.

In Liguria i contagi sono cresciuti del 23,4% rispetto alla settimana precedente, con un’incidenza di 598 casi ogni 100mila abitanti. Le province più colpite sono La Spezia (552 casi) e Savona (524 casi), poi Imperia (476) e Genova (460). Nella nostra regione i pazienti positivi, ricoverati spesso per motivi diversi dal Covid, occupano il 12% dei posti letto di media intensità (in Italia 9,8%) e il 3,2% di quelli in terapia intensiva (2,4% il dato nazionale).

Quanto al bollettino odierno si registrano altri 1.182 nuovi casi in Liguria, 229 nel savonese. Il totale dei casi attivi in regione è arrivato a 14.480, di cui 2.490 nella Asl 2.

Sul fronte della pressione ospedaliera, i ricoveri sono 212 (+6), nella provincia di Savona 66 (+4).

Con la ripresa della circolazione del virus in aumento anche le persone in isolamento domiciliare 9.528 (+192).

Il trend delle vaccinazioni è in crescita del 4% a livello nazionale. In Liguria il 13,8% della platea vaccinabile non ha ancora la terza dose (un ulteriore 3% risulta guarito da meno di 120 giorni), mentre la copertura delle quarte dosi si attesta al 21% (in Italia è il 18,7%), percentuale calcolata su over 60, fragili e immunocompromessi, personale sanitario e ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti). L’11,4% della popolazione al di sopra dei 5 anni non ha mai ricevuto alcuna dose di vaccino (un altro 1,3% è nella stessa situazione ma sono persone guarite da meno di 180 giorni).

“La ripresa della circolazione virale – interviene il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – ha già determinato un incremento di quasi 3mila posti letto Covid in area medica: dai 3.293 del 24 settembre ai 6.259 dell’11 ottobre, con alcune regioni che mostrano già segni di sovraccarico. Oltre che generare un impatto, seppur modesto, nelle terapie intensive e invertito la curva dei decessi”.

“Sul versante vaccinazioni, l’incremento di quasi il 60% delle somministrazioni giornaliere lascia ben sperare rispetto alla necessità di aumentare in tempi brevi le coperture di anziani e fragili, strategia fondamentale per ridurre l’impatto sugli ospedali nella stagione autunno-inverno, insieme all’utilizzo della mascherina nei luoghi al chiuso, specialmente se affollati e/o poco ventilati“.

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