Il commento

Comune, Patto per Savona: “Con regolamento beni comuni e consulta di inclusione miglior rapporto tra cittadini e amministrazione”

"Si favoriscono le forme di aggregazione e si consente di riqualificare la città"

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Savona. “Con questi due provvedimenti si ricostruisce il rapporto tra cittadini e amministrazione, si favoriscono le forme di aggregazione tra cittadini e si consente di riqualificare la città, rendendola più sicura perché più accogliente”. A dirlo i consiglieri del gruppo Patto per Savona, riguardo il consiglio comunale di ieri, venerdì 8 ottobre.

“Non siamo soliti fare uscite pubbliche riguardo ai lavori del consiglio comunale, ma quanto successo durante l’ultima seduta ci sembra l’occasione giusta per rompere il ghiaccio – affermano -. L’amministrazione condivisa rappresenta il cuore del nostro modo di intendere la politica ed il rapporto con la cittadinanza. Con il voto unanime del consiglio comunale, da ieri la nostra città ha adottato due nuovi strumenti: il Regolamento dei Beni Comuni e la Consulta dell’inclusione, accoglienza e benesser-ci. Pensiamo che questi strumenti siano due passi importanti nella realizzazione concreta del progetto politico di importanza civica sposato dal Patto per Savona, che abbiamo l’onore di rappresentare in consiglio comunale”.

“Con i patti di collaborazione, che nasceranno grazie al regolamento dei beni comuni, si apre una nuova modalità di collaborazione tra i cittadini e il Comune, con al centro beni ritenuti funzionali al benessere della comunità, all’esercizio dei diritti fondamentali della persona e all’interesse delle generazioni future – proseguono -. La consulta invece si occuperà della persona nella sua totalità, senza categorizzazione in base alle difficoltà, proponendo iniziative che permettano l’inclusione, l’accoglienza, il benessere ed il benesser-ci”.

“Riteniamo che questa consulta raccolga tutte le potenzialità della ‘vecchia’ commissione consiliare per l’abbattimento delle barriere architettoniche, superandole. Crediamo infatti che gli enti, le fondazioni e le associazioni che si occupano di disabilità, marginalità sociale ed inclusione troveranno un luogo di ascolto e di confronto tra loro e con l’amministrazione, giocando un ruolo proattivo, e non da semplici invitati”.

“Con questi due provvedimenti si ricostruisce il rapporto tra cittadini e amministrazione, si favoriscono le forme di aggregazione tra cittadini e si consente di riqualificare la città, rendendola più sicura perché più accogliente – aggiungono, poi concludono -. Evidenziamo infine, con grande piacere, il risultato raggiunto nel condividere con i consiglieri di minoranza l’approvazione di queste due pratiche, a seguito di un lavoro che ci ha visti coinvolti in prima persona in un confronto vivace e costruttivo avvenuto sia nelle Commissioni competenti sia durante lo svolgimento dell’ultimo consiglio comunale. Passo dopo passo, la città cambia”.

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