Grido d'allarme

Caro energia, piscina di Cairo a rischio chiusura: “Ci stiamo provando, ma le bollette ci fanno paura”

Ad un mese e mezzo dalla riapertura la preoccupazione è alta: "Sappiamo che ci arriveranno delle batoste a cui non sappiamo se riusciremo a sopperire"

piscina cairo

Cairo Montenotte. Il caro energia spaventa e non poco A.ste.Ma, la società che gestisce la piscina comunale di corso XXV Aprile. Già quest’estate ha dovuto fare i conti con un aumento delle bollette della luce del 400% ed ora, con l’inverno che si avvicina, a far paura è anche il riscaldamento.

Se, infatti, durante la bella stagione l’impianto coperto (molto più oneroso a livello energetico) è rimasto chiuso ed è stata utilizzata solo la vasca all’aperto, dal 12 settembre la situazione è opposta. E la preoccupazione è che non si riesca a far fronte a bollette troppo care. Il rischio è quindi di dover chiudere.

Ci stiamo provando – spiega Annamaria Frè, uno dei soci di A.ste.Ma – ma la paura è che le spese diventino talmente alte da non riuscire più ad andare avanti. Nel corso dei mesi, i costi per l’energia sono cresciuti sempre di più, per ora siamo riusciti a sopperire all’aumento, però diventa davvero difficile”.

Tra meno di un mese arriverà la prima bolletta, che “immaginiamo sarà una batosta”, dice Frè. E le previsioni per il futuro non sono confortanti: “In quella di novembre sarà compreso anche il riscaldamento, che al momento è spento. Speriamo che queste bollette non ci ‘uccidano’. La preoccupazione è alta sia per la nostra società che per tutti i colleghi del settore”.

Una situazione che va ad aggiungersi alle difficoltà derivanti dalla pandemia: “Dopo il covid, l’affluenza è diminuita, qualcuno che ha paura a venire in piscina nonostante sia uno più posti più sicuri data la presenza del cloro. Inoltre il caro bollette sta ovviamente intaccando il portafogli delle famiglie e alcune non possono più permettersi di pagare le lezioni di nuoto ai propri figli oppure i corsi fitness per se stessi. Ora sono tutti regolarmente attivi, ma non è detto che sarà così nei prossimi mesi”.

L’augurio è quindi quello di non essere costretti ad abbassare la saracinesca tra qualche settimana. Lo spera A.ste.Ma, così come tantissime altre attività savonesi e italiane.

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