Savona. Avviare un dialogo con la prefettura di Savona come intermediario con il governo per affrontare la questione caro bollette. E’ quanto emerso dalla riunione di oggi pomeriggio a Palazzo Sisto dove si son incontrati il vicesindaco Elisa Di Padova, l’assessore Francesco Rossello, i sindacati, i rappresentanti delle associazioni di categoria Confartigianato, Cna, Ascom, Terzo Settore, Caritas, associazione consulenti del lavoro.
Una strada simile è stata già percorsa a Vado, dove, in seguito a una protesta in piazza dei titolari delle attività commerciali, il Comune insieme a commercianti e cittadini ha scritto al prefetto.
E’ stata ribadita la drammaticità della situazione ed è stato evidenziato che i commercianti subiscono un calo delle vendite a causa dell’effetto del caro bollette sui consumatori. “Tutti stanno facendo fronte alla situazione erodendo il patrimonio ma è una condizione che ha una scadenza”, ha sottolineato l’assessore allo sviluppo economico Francesco Rossello.
Nella lettera al prefetto sarà illustrata la situazione di Savona “consapevoli che è una questione che non riguarda solo il nostro territorio, ma nazionale”. L’obiettivo dell’interlocuzione con la prefettura è anche attivare un monitoraggio della situazione che consenta di capire nel tempo quanto si aggrava e quante sono le imprese che chiudono e vanno oltre il limite della difficoltà tollerabile. Fipe ha riferito che sono a rischio concreto di chiusura il 10-15% delle attività.
La volontà è quella di fare fronte unico a livello provinciale oltre che comunale: “Cercheremo di coinvolgere gli altri comuni chiedendo alla Provincia di fare questo lavoro per scambiarci le buone pratiche”.
Nel frattempo Palazzo Sisto sta valutando in caso di emergenza come agire e su quali luci tagliare, quantificando il risparmio che comporterebbe, “senza lasciare la città al buio, condizione che danneggerebbe anche i commercianti”.
A proposito delle luminarie natalizie: “Sulle luci dovremmo intervenire per una questione di sobrietà e per dare un segnale. Dobbiamo incentivare la gente a uscire e vivere una vita normale”, ha proseguito Rossello. Tra le proposte per ridurre i consumi Marco Berbaldi di Caritas ha proposto di tornare ad accendere i balunetti.
Con uno sguardo a medio lungo termine il Comune di Savona sta lavorando sulle comunità energetiche ma i tempi di realizzazione non sono immediati: “E’ una delle dimostrazioni di come benché ci sia la tecnologia, i tempi e la legislazione vigente non consentano di far sì che questo sia un rimedio possibile da attuare subito”, ha concluso Rossello.