Stiamo sereni?

Cambiamento climatico: per il Cnr il 2022 anno più caldo di sempre in Italia

Per l’Europa è l'anno più caldo dal 1800 ad oggi

siccità

Liguria. Il 2022 è l’anno più caldo di sempre in Italia, mentre per l’Europa dal 1800 ad oggi. E’ questo il dato preoccupante che arriva dal Consiglio Nazionale Ricerche.

L’aumento delle temperature è stato di quasi un grado rispetto alla media del trentennio 1990-2020. L’incremento maggiore si è avuto nelle temperature massime che hanno segnato un incremento del 1.2 °C, mentre per quanto riguarda le minime i dati fino a settembre pongono il 2022 al terzo posto come anno più caldo. Il primo posto va, infatti, al 2018 con uno scarto di 0.67°C

Una situazione che di fatto non è una novità, visto che già l’estate appena trascorsa è stata la più calda dal 1833, secondo le misurazioni storiche a disposizione. Calda e senz’acqua, fattore che in prospettiva rende la contingenza più inquietante.

Ma se un rialzo delle temperature ad ottobre in Liguria non è una novità assoluta, anzi, sono le temperature del mare a destare preoccupazione, creando il potenziale per una stagione delle piogge particolarmente violenta. “Il problema in realtà riguarda l’intero bacino del Mediterraneo, in particolare l’area occidentale dove si generano le perturbazioni che colpiscono le nostre coste – aveva sottolineato a Genova24 Daniele Laiosa, presidente dell’associazione Limet -. Se non si verificherà un reset delle temperature, il delta termico con le masse d’aria che potrebbero arrivare tra ottobre e novembre sarà sempre più ampio. In questo modo si creano le condizioni per la formazione di sistemi molto estesi, come la tempesta Vaia del 2018. Inoltre vediamo che sotto costa abbiamo comunque valori superiori alla norma: di solito a ottobre la temperatura scende sotto i 20 gradi, mentre ora siamo 22-23 gradi”.

E se le piogge non arriveranno in quantità, dietro l’angolo potrebbe tornare il problema siccità: “In assenza di grandi precipitazioni, se a dicembre arriveranno correnti secche da nord, saremo passati indenni dalle alluvioni, ma avremo un’ulteriore emergenza per il deficit idrico. Ci sono zone ancora in grave difficoltà, come l’Imperiese. E questo, forse – conclude Laiosa – avrebbe conseguenze ancora più gravi”.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.