La prima vittoria in campionato, 3 a 2 contro la Veloce, dà al Savona la possibilità di accorciare rispetto al primo posto, ora soltanto a due lunghezze di distanza. Tuttavia, la prestazione offerta contro i granata non lascia soddisfatti né mister Frumento – “La Veloce ha avuto più voglia di noi”, ha dichiarato – né il leader del gruppo Riccardo Quintavalle.
“Un passo indietro? Direi anche duo o tre. Non tanto a livello di prestazione, perché fino ad ora non abbiamo fatto un grande calcio. Abbiamo peccato a livello di atteggiamento. Non abbiamo però sottovalutato la Veloce. Faccio loro i complimenti, sono una squadra giovane che se gioca così potrà vincere gli scontri diretti per la salvezza”, commenta il difensore biancoblù.
Tre punti sofferti ma pesantissimi in chiave classifica. Nessuna squadra è a punteggio pieno in virtù della penalizzazione della Letimbro: “Era fondamentale vincere. Bisogna però ritrovare lo spirito delle gare precedenti perché ci aspettano sette gare di questo livello. Dovremo far vedere che siamo il Savona ed essere noi intraprendenti invece di subire”, aggiunge evidenziando come la squadra debba cercare di fare qualcosa in più rispetto a gare di rimessa.
Il Savona si allena su un campo a sette giocatori, lo “Scaletti” di Lavagnola, e quindi non ha la possibilità in settimana di provare giocate e azioni da riproporre in partita in maniera adeguata. “Non deve essere un alibi – aggiunge Quintavalle – però è ovvio non poter provare certi movimenti se non si ha un campo a 11. Ma ormai siamo abituati a questa situazione e pensiamo solo a lavorare. Ci siamo allenati duramente in settimana e quindi c’erano le gambe un po’ pesanti, ma in generale abbiamo peccato con la testa. Non si è visto il Savona delle settimane passate”.
Settimana scorsa, il presidente del Savona Massimo Cittadino aveva dichiarato la messa in vendita del club. Poca certezza sul futuro che forse ha inciso sulla determinazione della squadra? “No, – risponde Quintavalle – se il calcio fosse il mio lavoro mi preoccuperei davvero tanto, ma non è questo il caso. L’importante è che ci lascino continuare fino a fine stagione, poi quel che sarà sarà. Abbiamo la fortuna di fare questo per passione e non per lavoro. L’importante è trovare una sistemazione per il campo e ritrovare la testa giusta. Non sono i soldi l’importante. Per il resto la società sa cosa fare e il Comune sa cosa fare. Anche noi sappiamo bene cosa fare“.