Auguri

Albissola, una vita dedicata alla ceramica: compie 90 anni il maestro Giovanni Poggi

Discendente di un’antica famiglia di vasai albisolesi, nel 1954, ha iniziato la sua carriera come torniante

Giovanni Poggi

Albissola. Ieri (16 ottobre), Giovanni Poggi, maestro e ceramista albissolese, ha compiuto 90 anni. Discendente di un’antica famiglia di vasai albisolesi, nel 1954, ha iniziato la sua carriera come torniante presso la manifattura per la produzione di ceramiche artistiche “C.A.S.” di Santa Margherita Ligure. 

Quattro anni dopo, assieme a Mario Pastorino ed Eliseo Salino, ha fondato la manifattura San Giorgio, così denominata perché inaugurata nella ricorrenza del Santo.

Da quel giorno lo studio di Poggi ha ospitato numerosi artisti italiani da Lucio Fontana, a Milena Milani, Aligi Sassu, Sandro Cerchi, Gianni Dova, Giannetto Fieschi, Mario Rossello, Agenore Fabbri. Nell’ambito internazionale vanno ricordati il danese Asger Jorn, che nel 1959, realizzerà con l’aiuto di tutti i collaboratori della fabbrica, un grande pannello ad altorilievo per lo Staadtgymnasium di Aahrus e il cubano Wifredo Lam, portatore di correnti surrealiste mediante il suo incontaminato universo creativo.

Giovanni Poggi oggi compie novant’anni, sembra incredibile, ma è davvero così, – ha scritto in un post l’assessore savonese Nicoletta Negro. –  Novant’anni di vita intensa, più di sessanta trascorsi a lavorare all’interno della sua manifattura, da lui fondata, nel lontano aprile del 1958, insieme agli amici Eliseo Salino e Mario Pastorino: le Ceramiche San Giorgio. Il compleanno di Giovanni Poggi e mi sgriderà bonariamente per quello che dirò, non è solo il suo, ma è il compleanno di una comunità intera, che lui riunisce intorno a sé da tanti anni, diventandone il simbolo”.

“Il simbolo di una storia importante, legata all’antica tradizione ceramica, che diventa sperimentazione grazie all’incontro con gli artisti che hanno fatto grande il nome di Albisola, ma che continua ad esistere ancora oggi, attraverso il fratello Piero, il figlio Matteo e alla cognata Silvana, che senza clamore o vanità, lavorano incessantemente, perché tutto continui miracolosamente a funzionare”. 

“Giovanni ama ogni centimetro della fabbrica, ma il suo cuore da Ellera, in realtà, non è mai andato via, lo testimoniano i tanti pannelli prodotti e donati per contribuire all’atmosfera fiabesca del borgo, che si è trasformato, nel tempo, in una vera e propria galleria a cielo aperto. Lui è il leader della sua azienda, ma diventa anche istrionica guida turistica, quando i numerosi Danesi, che arrivano ad Albissola Marina a ripercorrere la vita e il luoghi di Asger Jorn, scendono dalla collina dove è ubicata la Casa Museo, per visitare le Ceramiche San Giorgio”. 

“In Danimarca, infatti, Giovanni Poggi è una specie di eroe dai ‘super poteri creativi’, premiato dalla città di Silkeborg nel 2018, con il prestigiosissimo premio Drewsen, riconoscimento concesso agli stranieri che onorano la Danimarca, attraverso azioni importanti e lui lo fa quotidianamente, custodendo e promuovendo proprio la figura e le opere di Asger Jorn. Giovanni racconta gli aneddoti delle sue avventure artistiche, fra fatiche e scorribande e mentre lo fa ride, si commuove, ti abbraccia e ti sgrida, il tutto in pochi minuti, chiunque tu sia, qualunque sia la tua storia, perchè l’unica legge non scritta, è quella che, varcata la soglia della fabbrica, tu sia pronto ad innamorarti della ceramica artistica”.

“A me è successo di innamorarmi dell’arte, proprio varcando quella soglia da ragazzina e da allora noi due non abbiamo mai smesso di chiacchierare, sognare, progettare, ridere e piangere insieme e sempre guardandoci negli occhi, mi sono sentita dire brava, ma mi sono anche presa sonore sgridate, quelle che fanno riflettere, perché arrivano da chi ti vuole bene e così, fra una pacca sulla spalla ed un monito, la nostra amicizia è arrivata sino a qui: io cinquanta e lui novanta, ma senza timore di smentita, il ragazzino, fra noi due, è lui”.

“Per questo e per mille altri motivi, il compleanno dello “Zione”, come ama chiamarlo sua nipote Simona, garbata ed intelligente Assessore alla Cultura del Comune di Albisola Superiore, non può che essere celebrato con un grande abbraccio corale, caldo ed avvolgente, da parte di tutti noi e… altri novanta di questi giorni”, ha concluso. 

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