Dolore

Albenga, l’ultimo saluto a Claudio Recagno: “Uomo buono, amante della cultura e dedito alla Resistenza” fotogallery

Centinaia di persone hanno gremito il chiostro Ester Siccardi per ricordare il 58enne ingauno, anima dell’Anpi

Albenga, l’ultimo saluto a Claudio Recagno

Albenga. Grande commozione al chiostro Ester Siccardi di Albenga, dove centinaia di persone si sono ritrovate questa mattina per dare l’ultimo saluto a Claudio Recagno, l’elettricista ingauno deceduto in seguito ad un incidente sul lavoro, avvenuto ad Andora.

“Un uomo buono, amante della cultura e dedito alla Resistenza. Grazie Claudio per tutto ciò che sei stato e per quello che hai fatto”, è il ricordo che accomuna chi ben lo conosceva.

Una cerimonia davvero molto partecipata ed emozionante, in un chiostro ammantato di religioso silenzio, rotto solo dalle note di “Bella Ciao” e di “Fischia il Vento”: presenti tante associazioni, in particolare una nutrita delegazione di Anpi e numerosi ex colleghi della Piaggio.

“Claudio era una persona di alti valori, lo ricordiamo con estremo affetto e non potrebbe essere altrimenti. La nostra associazione (Anpi) era una seconda famiglia per lui, che credeva che nella bontà della politica intesa come rispetto dei valori fondamentali espressi nella nostra costituzione e della libertà. E Claudio e Sabrina sono stati in grado di trasmettere questi valori anche ai loro figli. Amava il suo lavoro, che purtroppo lo ha tradito: troppi sono i morti sul lavoro. E tutte le vittime lasciano ferite indelebili nelle loro famiglie e nella società: è un’ingiustizia”, le parole del presidente dell’Anpi sezione di Leca, Ester Bozzano.

Molto commovente la lettera della famiglia, letta dalla figlia: “Sei stato per noi e la mamma il padre e il marito migliore che ci potesse essere. Sei stato e continuerai ad essere il pilastro portante delle nostre vite, il nostro sorriso e la nostra felicità. Ti porteremo per sempre nei nostri cuori”.

Recagno, che ha lasciato la moglie Sabrina e i figli Marta e Alessandro, era titolare, insieme ad un socio, della ditta Reset Impianti Elettrici, con sede in regione Cavallo, aperta dopo una parentesi come dipendente per Piaggio, nello stabilimento di Finale Ligure.

Era molto conosciuto e ben voluto nell’albenganese, come dimostrano i tanti presenti, complice una lunga militanza proprio tra le file dell’Anpi, sezione di Leca (di cui è stato anche tesoriere).

La tragedia si è consumata lo scorso 13 ottobre: il 58enne si trovava in località Maglioni per svolgere alcuni lavori in un’abitazione privata, quando all’improvviso è avvenuto il crollo di un muretto, che lo ha travolto e ucciso.

Sul luogo dell’accaduto: il 118, la croce bianca di Andora, i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia locale, ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.

Nei giorni scorsi, inoltre, un gruppo di amici guidato da Mattia Fiorin ha deciso di lanciare due raccolte fondi, una fisica e una online, “per aiutare la famiglia in questo difficile momento”.

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