Ufficiale

Vado Ligure revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

Soddisfatto Oderda (Pd): "Radici orgogliosamente antifasciste"

comune vado municipio

Vado Ligure. Benito Mussolini non è più un cittadino onorario di Vado Ligure. La revoca è arrivata ufficialmente oggi pomeriggio nel corso del consiglio comunale. Il Duce era stato nominato cittadino onorario il 12 maggio 1924.

Soddisfatto Alessandro Oderda, che nel corso del consiglio ha preso la parola non solo in qualità di consigliere comunale ma anche come segretario politico del circolo vadese del Partito Democratico: “Le radici orgogliosamente antifasciste di Vado Ligure, oggi come nei decenni scorsi, sono un tratto caratteristico della nostra comunità. Moltissimi cittadini, nel passato e oggigiorno, si sono riconosciuti e si riconoscono in questo ethos che ha ancora molto da dire, nonostante siano trascorsi più di 70 anni dalla fine della dittatura fascista e dalla fine della guerra in cui quella dittatura aveva trascinato il nostro Paese”.

“Per molti anni Vado Ligure – non solo nei territori limitrofi ma un po’ in tutta quanta la Liguria – era anche chiamata la ‘rossa’ Vado – ha ricordato Oderda – Il grande numero di operai e di fabbriche qui presenti e lo straordinario contributo dato da ampi strati della popolazione vadese alla lotta di Liberazione costituivano un fortissimo legame sociale politico e culturale che si riverberava in una grande partecipazione alla vita pubblica in special modo tramite i partiti politici, soprattutto quelli appartenenti alla tradizione social-comunista”.

“Anche ai giorni nostri, pur con i cambiamenti storici e sociali, rimane viva e ben salda in gran parte della popolazione un forte sentimento antifascista e di perenne e commossa gratitudine per il sacrifico di tutti coloro che nella lotta di Liberazione si prodigarono e persero la vita. Il partito che ho l’onore di rappresentare a Vado Ligure ha tra i propri principi ispiratori l’antifascismo e per questo motivo non posso che rallegrarmi di questa decisione”.

La revoca della cittadinanza a Mussolini precede di pochi giorni l’inaugurazione, prevista per sabato 1 ottobre al pomeriggio, della “Casa della Memoria”, che da in piazza Corradini custodirà documenti, fotografie e oggetti della Resistenza. Il progetto, iniziato nel lontano 2015, vuole essere “il punto di incontro degli antifascisti, un luogo dove si testimonierà la Resistenza, con la raccolta e l’esposizione di documenti, fotografie ed oggetti del periodo storico. Permetterà la trasmissione della memoria attiva, non solo attraverso i reperti, ma anche tramite dispositivi multimediali (touch screen, video proiettori, schermi ed una lavagna), più adeguati alle nuove generazioni. Il progetto non sarà mai concluso, perché continuerà la ricerca di documenti e materiale del periodo resistenziale, con l’invito rivolto ai cittadini di contribuire con quanto eventualmente in loro possesso”.

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