Savona. Presidio dei lavoratori di Tpl Linea questa mattina in piazza Sisto davanti al Comune di Savona in occasione dello sciopero di 4 ore. Al centro la richiesta di risposte da parte della Provincia e del Comune di Savona. Intorno alle 13 il sindaco Marco Russo incontrerà i sindacati.
Le organizzazioni sindacali chiedono chiarimenti sulle condizioni con cui si farà passaggio in house. Nel dettaglio come errà esternalizzato il 10% del servizio, chiedono l’affidamento dei servizi accessori (scuola bus e linee turistiche), e riaprire il mutuo allo scopo di rinnovare mezzi e dare prospettiva all’azienda.
“Il tempo è finito. Chiediamo garanzie. Pensavamo che il sindaco facesse da intermediario, ma così non è stato. Verrà nominato un nuovo direttore bisognerrà trovare 200mila euro. Vogliamo sapere cosa hanno intenzione di fare amministrazione comunale e provinciale”, ha detto Massimo Nari, referente della Cgil.
Sul tavolo anche le prospettive future: “Le problematiche aziendali sono il riflesso della mancata risposta della politica. Chiediamo di farsi carico del trasporto pubblico locale e fare forte la propria voce in Regione, perchè Tpl ha il costo chilometrico più basso”, ha aggiunto Davide Baccino della Cisl.
“Pensavamo che il Comune e la Provincia aprissero un confronto sui problemi dei lavoratori. In un mese non c’è stato nessun tentativo di affrontare i problemi”, ha sottolineato Gian Battista Sirombra della Cub. Sul parco mezzi ha aggiunto: “Stiamo usando gli autobus più vecchi, perchè gli altri sono da riparare. Gli enti devono preparare un piano industriale per risolvere queste criticità“, ha concluso Sirombra.
Nel frattempo, dopo l’episodio dell’autobus andato a fuoco la scorsa settimana in via Stalingrado, i sindacati di Tpl nei giorni scorsi sono ritornati sul discorso della ‘grave carenza manutentiva degli autobus utilizzati per svolgere il servizio pubblico di linea’ e dal prefetto è arrivata una nota in cui viene riferito che verrà predisposto un tavolo sulla sicurezza.