Parla giuseppe gervasio

Torna la Champions, le speranze della Rari Nantes anche se sul futuro pesa l’incubo del caro energia

“Con pallanuoto e sincro un’eccellenza di Savona che crediamo debba essere difesa”

Carige RariNantes Savona Vs Pallanuoto Trieste

Savona. Si riparte. E che ripartenza. La Rari Nantes da domani, giovedì 29 settembre, a domenica scende in vasca per il primo turno di Champions League (nonostante non sia certo la prima volta, solo a nominarla, una competizione del genere, vengono i brividi). Poi toccherà alla Coppa Italia e infine, il 22 ottobre, al campionato.

Comune e società sono al lavoro, con buone prospettive, per completare il secondo lotto della piscina, ma a gettare cupe ombre sul futuro sono i problemi legati al caro energia. Problemi di tante altre società, certo, ma qui siamo di fronte a una realtà importante per pallanuoto e sincro e soprattutto a un’eccellenza di Savona, che tante purtroppo non ne ha.

A parlare è Giuseppe Gervasio, formalmente vice presidente e direttore sportivo, che parla di rado e quando parla lo fa con concretezza e schiettezza.

Tante cose di cui dobbiamo trattare, Gervasio, da dove cominciamo?
Da dove vuole…

Facciamo allora dalla parte paradossalmente più facile, quella sportiva. Intanto la Champions. Giocate in Romania con i padroni di casa dell’Oradea, i turchi del Galatasaray e il Tel Aviv. Obiettivo?
Finire tra le prime due e accedere al secondo turno per provare poi a entrare tra i primi sedici d’Europa, anche se conosco poco gli avversari. Se non ci riuscissimo ‘retrocederemmo’ in Challenger Cup o in Coppa Len, ma per ora non voglio neanche pensarci.

E in campionato?
Ci siamo rinnovati molto, siamo più giovani ma direi altrettanto solidi. Poi abbiamo il valore in più rappresentato da Alberto Angelini.

Il secondo lotto della piscina. Ci sono 2,5 milioni finanziati con i fondi del PNRR a cui il Comune ha aggiunto, per poter completare l’opera e non perdere tutto, 660 mila euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione del Crescent, gli unici disponibili subito. Ricordiamo che si tratta di una vasca da 25 metri scoperta, ma con la predisposizione per la copertura. Un passo avanti decisivo per completare il polo della Zanelli.
Tutto corretto e ringrazio il Comune per l’intervento. Dovremmo ancora pensare ai parcheggi, perché senza sarebbe un’opera monca. Forse si potrebbe contare su quelli del Sacro Cuore, visto che c’è anche un tunnel di collegamento, ma non ho gli elementi per dare un giudizio corretto.

Infine il problema energia, che risulta purtroppo il più importante. Quando serve un intervento?
Ieri. Finora abbiamo provveduto come società, ovviamente contando su fondamentali aiuti dallo Stato. Il Comune sta predisponendo la gara per il cogeneratore di calore ed energia elettrica, un primo, importante aiuto. Poi dovremmo dotarci di pannelli fotovoltaici che costituirebbero un fondamentale passo in avanti.

Ma in sostanza da chi dovrebbero arrivare gli aiuti per sopravvivere, possibilmente continuando a ottenere i buoni risultati sportivi di questi anni?
Da Stato, Regione, Comune, ognuno per la sua parte. Certo, se penso a Savona non posso che osservare che la Rari è l’unica eccellenza sportiva della città grazie alla pallanuoto e al sincro, visto che a Savona abbiamo anche un importante centro federale. Dipende dal valore che si vuol dare a tutto questo ma penso che Savona non possa sprecare un capitale di questa portata.

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