Appello

Rincari, allarme dalle associazioni sportive: “A rischio impianti, piscine e palestre”

Dibattito in Consiglio regionale sulla programmazione sportiva. Arboscello: "Fondi insufficienti". Sansa propone lo "sport di cittadinanza"

Palestra Comunale Tovo

Liguria. Con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 10 astenuti (minoranza) è stata approvata la Proposta di deliberazione 54 “Programma di promozione sportiva 2022-27”, che riguarda anche la pianificazione di interventi e sostegno alle associazioni sul territorio e alla gestione di impianti, piscine e palestre, un tema sul quale è arrivato come uno “tsunami” il caro energia e l’aumento dei costi gestionali che mettono a rischio la stessa stagione sportiva appena iniziata.

Il documento regionale fa il punto sulla situazione dell’impiantistica sportiva, delinea le linee programmatiche in materia di sport del prossimo quinquennio e prevede che, a seguito dell’aggiornamento biennale dei censimenti degli impianti sportivi, degli spazi di attività e degli spazi destinati allo sport di cittadinanza, la Giunta regionale approvi il conseguente adeguamento. Il Programma è costituito da un documento principale e da una serie di allegati relativi ai comprensori sportivi regionali, al censimento degli impianti sportivi, degli spazi di attività degli impianti sportivi, degli spazi destinati allo sport di cittadinanza, con i punteggi relativi al rapporto tra popolazione esistente con gli spazi e le attività degli impianti sportivi. Il censimento dell’impiantistica sportiva si affianca, per la prima volta, al censimento degli spazi destinati allo “sport di cittadinanza”, cioè le aree libere e aperte al pubblico destinate alla promozione dello sport e di uno stile di vita sano. Specifici bandi, che saranno emanati dalla giunta, definiranno i criteri per le concessioni di contributi all’impiantistica e alle manifestazioni sportive per valorizzare le peculiarità del territorio, le tradizioni, le categorie di utenti e l’associazionismo sportivo.

E’ previsto un aggiornamento biennale sui censimenti e sui punteggi nelle istruttorie per le concessioni all’impiantistica sportiva.

L’assessore allo sport Simona Ferro ha precisato: «Il Programma viene redatto in un anno che avrebbe dovuto rappresentare la ripartenza dopo la forzata convivenza con il Covid 19, ma sono poi intervenute ulteriori e altrettanto gravi calamità legate alla crisi energetica cui ha fatto seguito il conflitto in Ucraina». L’assessore ha precisato che tra gli obiettivi primari del programma c’è «il rafforzamento della funzione dello sport quale strumento di sviluppo economico del territorio e di coesione sociale, garantendo l’opportunità per tutti di praticare attività motorio-sportiva» e che «l’azione regionale dovrà operare con un costante e vigile ascolto dei segnali ricevuti dal mondo sportivo, tarando misure ed interventi adeguati che possano comunque fornire risposte alle esigenze legate a questa condizione di incertezza economica, ma sarà necessario – ha avvertito – intercettare ulteriori misure di sostegno a favore del mondo dello sport, derivanti ad esempio da bandi emanati dall’Unione Europea o dal Governo, favorendone l’informazione, garantendo il supporto ai soggetti beneficiari e il coinvolgimento degli stakeholders». Ferro, infine, ha fatto riferimento al Pnrr assicurando che la Regione promuoverà il monitoraggio, la comunicazione, e il coordinamento con ANCI, CONI, CIP, ed i soggetti direttamente interessati dalle misure previste dalle diverse Missioni del Piano.

Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha annunciato il voto di astensione del gruppo, già espresso nella competente commissione consiliare, in quanto, pur condividendo i fini del provvedimento, non ci sarebbero le risorse per dare attuazione al Programma: “Condividiamo i fini del provvedimento che vuole sostenere le associazioni sportive organizzatrici di manifestazioni e gestrici di impianti, che a maggior ragione in questo periodo hanno bisogno di un supporto, ma peccato che ancora una volta non siano stati previsti fondi per raggiungere i fini proposti. Per questo al momento del voto in aula cui siamo astenuti”, spiega il consigliere regionale del partito Democratico Roberto Arboscello.

“Alle associazioni sportive l’unico sostegno dato finora è arrivato dal fondo strategico regionale: tali risorse vengono assegnate in modo totalmente discrezionale dalla giunta. Per questo riteniamo che per far sì che questo provvedimento, che appare più equo nell’individuazione dei destinatari delle risorse, sia esecutivo e dia risposte concrete alle associazioni sportive. Si devono però aggiungere delle risorse, diversamente sono solo parole”, conclude Arboscello.
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Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha chiesto alcuni chiarimenti sul censimento all’assessore e in merito alla possibilità di presentare un ordine del giorno relativo allo sport di cittadinanza.

E in tema di associazioni sportive: “In questa congiuntura socio economica molto difficile, con i costi dell’energia arrivati a livelli insostenibili, l’economia a rischio recessione con potenziale perdita di posti di lavoro e quindi crisi per le famiglie, il rischio che lo Sport, come purtroppo spesso accade, sia all’ultimo posto per sostegno economico per le attività e per gli investimenti negli impianti (salvo la solita eccezione per il calcio) – afferma Roberto Pizzorno, presidente Libertas Liguria Aps -. E’ facile riempirsi la bocca decantando l’importanza dello Sport in termini di lotta al disagio sociale, in particolare giovanile, l’inclusione e la prevenzione di malattie e per il mantenimento di una qualità della vita in tutte le età e poi scegliere di dirottare altrove le risorse economiche, quando c’è da investire o supportare le attività delle Associazioni, delle Federazioni e degli Enti di Promozione che costituiscono lo scheletro portante del sistema Sport”.

“C’è una sorta di percezione errata che il mondo dello Sport viva un periodo idilliaco per i risultati ottenuti ma invece sono mesi che l’allarme è stato lanciato: piscine, palestre, impianti di vario genere che stanno per chiudere i battenti, non potendo più sopportare i costi di gestione” aggiunge.

“E’ possibile che su 219 miliardi di Euro di PNRR e tra tutte le altre risorse disponibili sui bilanci dello Stato e degli Enti Locali, non si riesca a porre rimedio a questa situazione? E’ possibile che quando si parla di tagli si parta sempre dallo Sport e dalla Cultura?”

“Facciamo un appello a chi gestisce la cosa pubblica affinché questa tendenza sia modificata e si proceda, nell’immediato, a supportare le realtà sportive affinché possano sopravvivere” conclude Pizzorno.

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