Interviste ai candidati

Politiche 2022, Rixi: “Fondamentale porre un tetto alle bollette di famiglie e imprese”

“L’attuale governo non è riuscito a risolvere il problema energia e questo dovrà essere il primo impegno del prossimo esecutivo di centrodestra”, afferma il candidato della Lega nel collegio uninominale alla Camera in Liguria

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Liguria. “Il nostro obiettivo è quello vincere per dare vita ad un governo di centrodestra. Come coalizione, sarà fondamentale riuscire a conquistare tutti i collegi uninominali della Liguria e prendere il maggior numero possibile di deputati liguri. Nel prossimo governo, la nostra regione dovrà essere ben rappresentata”. Queste le parole con cui Edoardo Rixi, deputato e segretario regionale della Lega, lancia la sua sfida nel collegio uninominale della Camera in vista delle elezioni politiche in programma il 25 settembre prossimo.

Genovese, già sottosegretario e vice ministro al Mit, Rixi punta a riconfermare la sua presenza anche nel prossimo Parlamento.

Dopo il voto del 25 settembre prossimo, la provincia di Savona potrebbe restare senza rappresentanti del territorio nel nuovo Parlamento. Perché escludere tra le candidature “blindate” della Lega due parlamenti savonesi uscenti come Paolo Ripamonti e Sara Foscolo?

“Foscolo e Ripamonti non sono stati esclusi. Su Savona abbiamo candidato Francesco Bruzzone che da quasi vent’anni vive lì. La scelta è stata fatta anche con i rappresentanti del territorio. Bruzzone ha l’esperienza e la capacità necessaria per rappresentare adeguatamente le istanze del savonese. Alle ultime elezioni eravamo riusciti ad inserire ben tre parlamentari, due senatori e un deputato, ma con il taglio siamo stati costretti a rivedere tutto. E infatti abbiamo un rappresentante per ogni provincia ligure. Inoltre, dobbiamo considerare che nel prossimo governo ci sarà bisogno di molti sottosegretari esterni e da questo punto di vista mi auguro che qualche savonese abbia incarichi anche a livello romano. Dobbiamo concentrarci sul massimo risultato senza dare per scontati i sondaggi che vengono fatti. Anche perché oggi le persone hanno diverse preoccupazioni e quindi non possiamo escludere ribaltoni nelle urne”.

I sondaggi vanno presi per quello che rappresentano, ma al momento tutti concordano sul fatto che il centrodestra potrebbe vincere con percentuali importanti. Da questo punto di vista, qual è l’impegno che si sente di prendere in caso di vittoria e ancor di più se dovesse ricoprire un ruolo importante nel prossimo governo?

“La classe politica deve mettere come priorità gli aiuti alle imprese e alle famiglie nel tentare di bloccare la spirale dei prezzi e soprattutto quella della energia. Continuo ad incontrare imprenditori che mi dicono o fate qualcosa o tra tre mesi saltiamo per aria. Ad oggi l’attuale governo non è riuscito ad arrivare al bandolo della matassa sul problema energia e quello sarà il primo impegno forte che dovrà prendersi il centrodestra. O poniamo un tetto alle bollette degli italiani e delle imprese, pagando la differenza o con i soldi pubblici, utilizzando parte del Pnrr  oppure ancora con altri sistemi, come imponendo a Eni ed Enel tariffe calmierate, altrimenti si corre davvero il rischio che la situazione che abbiamo di fronte non si risolva spegnendo un’ora in più la luce”.

E poi c’è anche un altro problema connesso a quello dei rincari, ovvero le infrastrutture e le grandi opere. In provincia di Savona se ne parla da tempo...

“L’aumento delle materie prime e dei costi dell’energia inciderà molto sui progetti e sui lavori che erano già stati messi in cantiere, pensiamo ad opere già finanziate come l’Aurelia bis. Per quanto riguarda il raddoppio, non è stato ancora finanziato, ma sicuramente oggi non vale più il miliardo e due pronosticato ma sicuramente supererà i due miliardi. Occorrerà verificare lo stato delle opere infrastrutturali necessarie per la provincia di Savona, che in realtà sono essenziali per il sistema economico nazionale (pensiamo ai gate portuali, al porto di Savona che necessità di collegamenti veloci con l’entroterra). Non possiamo rinviare sine die la realizzazione delle opere o perdere soldi che abbiamo già stanziato. Purtroppo ci è stato impedito dal PD e dal M5S, ma noi vorremmo realizzare in Liguria e in Italia lo stesso modello del ponte di Genova con riferimento a tutte le opere superiori ai 100 milioni di euro al fine di poter procedere rapidamente ed evitare tempi biblici di realizzazione”.

Un altro tema molto sentito anche in provincia di Savona è quello che riguarda il futuro dei balneari. Mario Draghi sembra voler chiudere la partita prima di lasciare Palazzo Chigi, lei cosa ne pensa?

“Noi riteniamo che a questo punto la questione vada risolta. Sul punto siamo riusciti a fare alcuni interventi a fatica. Abbiamo portato avanti una mediazione che ha consentito di introdurre degli strumenti, sia sui bandi sia sulle prossime scadenze, ma sarà fondamentale chi scriverà le norme. Noi vogliamo farle, ma non con l’attuale governo, anche perché chi ha in mano la penna può scrivere tutto e il contrario di tutto. Ad occuparsene dovrà essere un governo di centrodestra che sugli imprenditori balneari ha le idee chiare e non vuole regalare questo patrimonio alle aziende estere. Bisogna fare in modo di continuare a far lavorare queste imprese per evitare il depauperamento di questo settore cruciale per il nostro Paese. Oggi l’emergenza è aiutare le imprese e non creare problemi alle imprese”.

CURRICULUM VITAE

Rixi Edoardo, 48 anni, Genova, deputato, componente Commissione Trasporti, già sottosegretario e vice ministro al Mit, già assessore regionale allo Sviluppo economico in Liguria, responsabile dipartimento Infrastrutture e trasporti Lega Salvini Premier, segretario Lega in Liguria.

Su IVG è possibile leggere anche il ciclo di interviste ai candidati delle elezioni politiche 2022 nei collegi della provincia di Savona: le trovi tutte qui.

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