Priorità

Politiche 2022, Berrino (FdI): “Nuove infrastrutture decisive per il ponente ligure”

Raddoppio ferroviario e l'Albenga-Carcare-Predosa le opere fondamentali

Riviera. In vista del voto del 25 settembre prosegue l’ascesa di Fratelli d’Italia, che secondo recenti sondaggi realizzati da Swg avrebbe raggiunto il 25,8 per cento dei consensi. A commentare il dato, negli studi di Riviera24.it, è l’assessore regionale Gianni Berrino (FdI), candidato al collegio uninominale ligure per il Senato. “Fa venire un po’ di vertigine un dato così forte nei sondaggi – dichiara Berrino – Ma ricordo sempre che i dati dei sondaggi devono essere confermati dagli elettori, che sono quelli che poi decidono il destino dei partiti e dei candidati. Quindi il dato veramente giusto e preciso lo avremo solo il 26 settembre”.

“In Liguria – aggiunge il candidato di FdI – Un sondaggio che è uscito la scorsa settimana ci dava al 21,6 percento, quindi anche qui un dato molto alto per il nostro partito, ma vale sempre lo stesso discorso: il sondaggio non tiene conto di quel 40 percento di elettori che non hanno ancora deciso se andare a votare e per chi e, soprattutto, non tiene conto dell’affluenza che sarà il fattore determinante di queste elezioni. Votandosi un giorno solo e di domenica c’è il rischio che l’affluenza non sia altissima. Noi, invece, speriamo che in tanti vadano a votare: dopo cinque anni gli italiani hanno l’occasione di tornare a votare e scegliere il destino della nazione per i prossimi cinque. Certo che il dato di essere così sopra gli altri partiti in questo momento dà una certa euforia, ma anche una certa responsabilità: in primis quella di non montarsi la testa e credere di aver già vinto che è il rischio che si corre quando i sondaggi sono così positivi ed è appunto per questo che continuiamo a battere il territorio centimetro per centimetro, minuto per minuto, per convincere gli elettori di andare a votare e di farlo per Fratelli d’Italia”.

Oltre al leader della Lega Matteo Salvini, atteso a Ventimiglia, vedremo Giorgia Meloni in provincia di Imperia? “No – risponde Berrino -. Giorgia Meloni ha deciso, visto che la campagna elettorale è brevissima, di fare una giornata per capoluogo di regione. Verrà a Genova il 14 settembre, ma ha ben presente i problemi di tutta la Liguria, anche del ponente. Recentemente nella trasmissione “Porta a Porta” ha parlato di Ventimiglia e dei migranti, soprattutto di quelli respinti dalla Francia e quindi dell’isolamento dell’Italia nella gestione dei migranti da parte dell’Europa”.

Sanzioni alla Russia e rincari. “La Meloni ha proposto, al ritorno in Parlamento, ancora prima delle elezioni, di vedersi tutti e trovare una soluzione prima, anche per evitare che questo tema diventi una disputa in campagna elettorale, visto che le famiglie sono trasversalmente distribuite, da nord a sud e da destra a sinistra, e patiscono tutte uguali, indipendentemente dall’appartenenza politica – dichiara Berrino -. E’ chiaro che se non si dovesse trovare un accordo prima del voto, sarà una delle prime cose da fare con il nuovo governo perché le famiglie da un lato e le aziende dall’altro, che sono quelle che alle famiglie danno lavoro, sono a grande rischio. Ho sentito il dirigente di un sindacato che pensava che, solo ad ottobre, potremmo perdere un milione di posti di lavoro per la crisi energetica: sono dati a cui non si può neanche pensare dopo due anni di covid e di grande fatica delle aziende”.

Le priorità per il Ponente per FdI. “La prima che balza agli occhi di tutti è la povertà infrastrutturale della nostra Liguria di Ponente perché è indubbio che da Savona a Ventimiglia patiamo un deficit infrastrutturale molto alto, se pensiamo che abbiamo ancora oltre trenta chilometri di binario unico sulla ferrovia, che è un’opera assolutamente da sbloccare – dichiara il candidato di FdI – E’ stato anche già nominato il commissario, ma bisogna verificare che l’opera vada avanti essendo fondamentale per i passeggeri ma anche per le merci. Ed essendo fondamentale anche per le merci lo è di riflesso anche per l’Autostrada: potendo aumentare il numero di slot riservate ai treni merci, da Ventimiglia a Genova o a Savona che sia, possiamo liberare una parte di quei 18mila camion che ogni giorno percorrono la nostra Autostrada dei Fiori intasandola, quindi se solo il 20-30% delle merci potesse trasferirsi su ferrovia avremmo un’autostrada molto più libera”.

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