Savona. “Ascoltate il lavoro. La situazione nel Paese e nella nostra provincia è drammatica per centinaia di lavoratrici, lavoratori, pensionati, commercianti, autonomi e potrebbe esplodere nelle prossime settimane”, a lanciare l’ennesimo grido d’allarme dal territorio savonese è Cgil Savona, per voce di Andrea Pasa.
“Non solo lavoro dipendente ma anche autonomi , artigiani, commercianti e rischia di essere una caporetto del lavoro con gli aumenti non più sostenibili di energia e materie prime. Continuiamo, purtroppo, a non vedere la giusta preoccupazione, la giusta consapevolezza da parte delle istituzioni locali di ciò a cui stiamo andando incontro: una ‘tempesta perfetta’ tra crisi industriali non risolte e nuove crisi causate da caro energia e caro materie prime”, hanno proseguito dai sindacati.
E le motivazioni, secondo Cgil Savona, sono da ricercarsi in primis nella scarsa attenzione della politica: “Siamo ancora più preoccupati, – hanno aggiunto ancora, – di ciò che la politica nazionale e regionale ‘non sta mettendo in campo’. Cinque governi e nessuna crisi industriale savonese risolta ( con il ministro Giorgetti che non ha mai convocato nessuna riunione per discutere delle crisi Industriali savonesi) e una Regione Liguria che politicamente è sempre meno autorevole quando si tratta di interloquire con il governo o i ministeri.Seppur con molte opportunità, il nostro territorio rischia più di altri, perché l’occupazione è troppo fragile, perché precaria già in condizioni normali rispetto ad altri territori”.
E qui arriva la “ricetta” di Cgil Savona: “Sono necessarie scelte politiche precise, coraggiose, partendo dalla tutela dell’occupazione minacciata dal rallentamento di alcune produzioni (a partire dalle vetrerie in Valbormida) e la messa in campo di strumenti di tutela dei redditi e del potere d’acquisto adoc per le lavoratrici e i lavoratori interessati dalle sospensioni, con una cassa integrazione specifica con l’integrazione al 100% da parte delle imprese o dal governo, perché la cassa integrazione evita i licenziamenti ma non tutela il reddito e soprattutto il potere d’acquisto in una situazione in cui l’inflazione tocca circa il 9% e le bollette sono triplicate”.
“Come? Attraverso un fisco più equo e giusto , che diminuisca le diseguaglianze e non le aumenti, un fisco che sia davvero progressivo in cui chi ha di più paga di più, e non il contrario. Oppure attraverso la tassazione degli extra profitti delle imprese energetiche e farmaceutiche che in questi due anni di pandemia prima, e ora di aumento dei beni energetici, hanno lucrato sulla situazione di difficoltà. Utilizzando queste risorse extra, a favore di famiglie e imprese, per difendere il potere d’acquisto di disoccupati, lavoratori, anziani, pensionati, piccoli autonomi, commercianti e imprese”, ha proseguito ancora Pasa.
“La nostra organizzazione chiede queste cose al Governo dallo scorso anno, e lo abbiamo ribadito fino a proclamare uno sciopero generale il 16 dicembre 2021. Ma le decisioni servono adesso . Chi pensa di attendere le elezioni del 25 per decidere è un folle, visto che il governo se tutto va bene inizierà a ‘lavorare’ a pieno regime con i ministri non prima di novembre. Inoltre siamo di fronte ad un’assenza di strategie anche da parte dell’amministrazione regionale sul come far fronte all’emergenza del caro-energia e ai pesanti rincari delle materie prime. Manca un’idea della politica locale per venire incontro in modo tempestivo alle esigenze di aziende e famiglie e per promuovere un rapido e profondo rinnovamento nel solco delle energie rinnovabili”.
Per questi motivi Cgil-Cisl-Uil unitariamente hanno deciso “di promuovere, attraverso una richiesta di incontro urgente al presidente della Provincia, la costituzione di un tavolo per lo sviluppo economico con Confindustria, provincia di Savona, Regione e comuni di Cairo Montenotte, Albenga, Savona Villanova e Vado. Un tavolo operativo sulle crisi industriali, visto il silenzio da parte del ministero e del ministro Giorgetti, sull’impatto dei costi dell’energia sul sistema delle imprese e del lavoro e sulle opportunità PNRR e Bandi nazionali dell’area di Crisi Industriali complessa”.
“La Cgil di Savona c’è, con proposte, idee, progetti, forte della nostra autonomia e della nostra conoscenza del territorio”, ha concluso Pasa.